Riassunto analitico
RIASSUNTO Titolo della tesi: La “trilogia Melrose” di Edward St. Aubyn: la scrittura del trauma attraverso l’autofiction. Parole chiave: autofiction, Edward St. Aubyn, Patrick Melrose, trauma, alter-ego.
Negli ultimi quarant’anni, è stato pubblicato un numero sempre crescente di autofiction, forma letteraria nata dall’ibridazione tra autobiografia e romanzo autobiografico, in particolare autofiction riguardanti il racconto del trauma tramite un alter-ego. Questa tesi si propone di analizzare il caso della cosiddetta “trilogia Melrose”, opera dello scrittore inglese Edward St. Aubyn, pubblicata negli anni Novanta del secolo scorso. L’analisi ha l’obiettivo di evidenziare l’importanza della scrittura autobiografica nel percorso di terapia psicologica intrapreso dall’autore per superare il trauma infantile. Per la parte analitica dell’elaborato, si è dunque ricorso a fonti principalmente reperite sul web, in particolare su Google Books, Google Scholar ed Ebsco, considerando le numerose difficoltà riscontrate nel raccogliere materiale cartaceo, difficoltà legate alla pandemia da Covid-19. L’elaborato si presenta suddiviso in quattro capitoli: il primo e il terzo capitolo sono prettamente teorici e riguardano rispettivamente il sottogenere letterario a cui la “trilogia Melrose” appartiene, ovvero l’autofiction, e il ruolo del trauma nella letteratura contemporanea; il secondo capitolo comprende invece l’analisi dei tre romanzi, mentre il quarto capitolo riporta le recensioni del pubblico e della critica, oltre alle differenze tra il testo scritto e il successivo adattamento televisivo. L’analisi condotta in questa tesi ha permesso di evidenziare l’importanza della narrazione in terza persona tramite l’alter-ego Patrick Melrose nel processo di rinascita dell’autore Edward St. Aubyn. Tuttavia, un maggior successo di pubblico è stato raggiunto soltanto recentemente, nel 2018, con la trasposizione televisiva degli episodi legati alla famiglia Melrose. Quest’ultima precisazione è utile per riflettere su quanto sia importante, nella società odierna, trattare temi delicati quali l’incesto, la dipendenza da droghe e i problemi psicologici attraverso una comunicazione per dialoghi e immagini riprodotti sullo schermo, per creare così una nuova forma di letteratura contemporanea ed entrare in connessione con un pubblico sempre più ampio di lettori e, soprattutto, di telespettatori.
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Abstract
ABSTRACT
Title of the thesis: Edward St. Aubyn’s “Melrose Trilogy”: writing trauma through autofiction.
Keywords: autofiction, Edward St. Aubyn, Patrick Melrose, trauma, alter-ego.
In the last forty years, an increasing number of works of autofiction has been published, especially related to the autobiographical account of traumas suffered by an alter-ego. Autofiction is a new literary form that mixes elements of autobiography with elements of the autobiographical novel.
This thesis focuses on the analysis of the so-called “Melrose Trilogy”, written by the English author Edward St. Aubyn, and published in the 1990s. This analysis wants to underline the importance of autobiographical writing as a therapeutic device to help the author overcome a childhood trauma. For this analysis, sources found on the web have been used, especially those found on Google Books, Google Scholar and Ebsco (though it has been very difficult to collect printed materials because of the Covid-19 pandemic).
This thesis is made up of four chapters: the first and the third chapters are more theoretical and respectively cover the literary subgenre of autofiction and the role of trauma in contemporary literature. The second chapter is about the analysis of the three novels, while the final one concerns reviews and criticism of the trilogy, and focuses on the differences between the written text and its later TV adaptation.
The analysis carried out in this dissertation has highlighted the importance of a “third-person” narration through the alter-ego Patrick Melrose for Edward St. Aubyn’s recovery. Interestingly, the author and his autobiographical account gained greater success only recently, in 2018, when the Melrose family affairs became a miniseries. This last detail underlines how important it is today to write about complex and difficult experiences such as the incest, drug addiction and psychological problems through screen dialogues and visual images, so as to give this new form of contemporary literature and its serious questions the possibility of attracting a wider audience.
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