Riassunto analitico
Lo studio del tema affronta la complessa intersezione tra il concetto di dolo eventuale nel contesto giuridico e gli avanzamenti nelle neuroscienze. L’intenzione è quella di esplorare e di valutare l'aspetto psicologico dei reati, considerando la difficoltà intrinseca di esplorare la mente umana. Le neuroscienze offrono prospettive per una valutazione più obiettiva e vicina alla realtà della responsabilità penale nei reati. Il testo riflette l’importanza dell'inconscio nella condotta criminale. Si suggerisce che la nozione di dolo dovrebbe indicare l'adesione cosciente ai meccanismi antisociali come elemento centrale del fenomeno del dolo. La questione si estende ai nuovi traguardi delle neuroscienze, evidenziando l'utilità di strumenti come la tomografia a emissione di positroni e la risonanza magnetica funzionale. Si discute anche l'impiego di strumenti come il a-IAT e il TARA nella prassi giudiziaria, sia per valutare l'imputabilità che per esaminare aspetti soggettivi come il dolo e la colpa. Infine, una riflessione sulle sfide e le controversie legate all'utilizzo di prove neuroscientifiche nei procedimenti penali, evidenziando il tentativo di alcuni difensori di sfruttare tali prove per dimostrare la presenza o assenza del dolo. Si sottolinea la necessità di un approccio ponderato alla luce delle questioni etiche e giuridiche coinvolte nell'applicazione delle neuroscienze nel contesto legale.
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