Riassunto analitico
Introduzione. La Sclerosi Sistemica (SSc) è una malattia cronica del tessuto connettivo caratterizzata da microangiopatia, anomalie autoimmuni, eccessiva fibrosi di cute e organi interni. L’impegno cutaneo è patognomonico e i pazienti sono classificati nella forma diffusa-dcSSc e in quella limitata-lcSSc. Le ulcere cutanee sono una delle più frequenti manifestazioni ma le caratteristiche cliniche sono eterogenee. L’eziologia è complessa e multifattoriale e determina impegno multi-organo, con compromissione della qualità di vita e aumentata mortalità. Il coinvolgimento cardio-polmonare è comune: la fibrosi polmonare, l’ipertensione arteriosa polmonare (PAH) e le aritmie sono le complicanze più severe e frequenti cause di decesso.
Scopo dello studio. Valutare il coinvolgimento cardio-polmonare in corso di SSc e le possibili correlazioni cliniche, in termini di qualità di vita e di sopravvivenza. Abbiamo approfondito i casi di PAH, le patologie delle sezioni destre/sinistre in corso di patologia sclerodermica e i parallelismi con il diabete. L’identificazione di biomarkers di attività di malattia, come i prodotti di ossidazione avanzata delle proteine (AOPP), e l’analisi delle possibili correlazioni con virus e nanoparticelle, come il silicio, sono altrettanto oggetto di studio. Abbiamo altresì valutato l’attività della nostra Clinica Cardio-Reumatologica per ottimizzare la gestione delle patologie cardio-polmonari. Abbiamo alfine sintetizzato la personale esperienza in tale capo negli ultimi tre anni di attività e ricerca.
Pazienti e metodi. Abbiamo analizzato i dati di 350 pazienti consecutivi afferenti alla nostra SSc Unit e alla Clinica Cardio-Reumatologica. Sono stati raccolti i dati demografici, clinici e i seguenti parametri sierologici-strumentali: esami bioumorali (CPK, troponina, NT-pro-BNP, D-dimero, autoanticorpi, AOPP)/test di funzione respiratoria/tac torace ad alta risoluzione-HRCT/ ECG standard/Holter-ECG-24 ore/ecocardiogramma/prova da sforzo/coronarografia/cateterismo del cuore destro-RHC/MRI-CT cardiache/ecodoppler vascolari.
Risultati. Secondo i nostri risultati i pazienti con ulcere, dcSSc e incremento dei valori di AOPP sierici sono quelli a più alto rischio cardio-polmonare e, quindi, meritevoli di stretto follow-up. Inoltre, con l’aumentare dell’età, la prevalenza degli eventi coronarici nella nostra casistica di pazienti SSc è comparabile agli eventi nei diabetici. Nell’ultimo anno la Clinica Cardio-Reumatologica ha valutato tali complicanze in 300 pazienti con screening di 1°livello (visita cardio-reumatologica/ECG/ecocardiogramma/test respiratori/imaging toracico). 2°livello: 30 procedure di Holter-ECG delle 24 ore/15 RHC. 3°livello, se richiesto: 30 procedure di MRI cardiaca/angiografia coronarica/ecodoppler vascolari.
Conclusioni. I nostri dati hanno confermato la letteratura relativamente al valore prognostico negativo dell’impegno cardio-polmonare in corso di SSc e, in base a quanto osservato, i clinici non dovrebbero focalizzarsi solo nello studio della PAH. Un team multidisciplinare cardio-reumatologico è necessario per identificare e trattare precocemente i pazienti SSc ad alto rischio: l’attività della Clinica Cardio-Reumatologica è volta ad ottimizzare tale percorso. L’utilizzo di algoritmi di screening e test diagnostici non invasivi sono funzionali a costruire protocolli diagnostici-terapeutici e a migliorare l’outcome. Indagini su casistiche più ampie sono auspicabili per ricercare ulteriori biomarkers e per identificare subsets di soggetti SSc maggiormente a rischio di complicanze cardio-polmonari. Prospettive future. Studi su patologia ischemica e aritmie e sulla patogenesi delle malattie cardio-polmonari SSc-relate, con particolare attenzione ai triggers virali e alle nanoparticelle: ongoing.
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Abstract
Introduction. Systemic sclerosis (SSc) is a chronic connective tissue disease characterized by endothelial dysfunction, autoimmune abnormalities, and excessive fibrosis of the skin and internal organs. Skin involvement is the hallmark feature and patients-pts are sub-classified into the diffuse cutaneous form-dcSSc and into the limited one-lcSSc. Skin ulcers-SU are one of the most frequent manifestations, however clinical features may be widely heterogeneous. The complex multifactorial etiologic process causes multiple organ damage, with marked impairment of pts’ quality of life and increased mortality. Cardiopulmonary involvement is common: pulmonary fibrosis, pulmonary arterial hypertension (PAH), and electrical disorders are the most serious complications and frequent causes of death.
Aims of the study. Assess cardiopulmonary involvement and its correlations with SSc clinical features, quality of life and survival. We have further studied PAH, SSc right/left heart disease and parallels with diabetic pts. Identify potential biomarkers of disease activity, such as advanced oxidation protein products (AOPP), was also crucial. Possible relationships with viral agents and nanoparticles such as silica were investigated too. Finally, we have evaluated the activity of our Cardio-Rheumatology Clinic to optimize diagnostic management of cardiopulmonary disease. Personal experience of the last three years on cardiopulmonary disease management in SSc is summarized.
Patients and methods. We analyzed data from 350 consecutive pts referred to our SSc Unit and Cardio-Rheumatology Clinic. Demographic-clinical-serological and instrumental data were recorded. The following parameters were considered: blood exams, including CPK, troponin, NT-pro-BNP, D-dimer, autoantibodies, AOPP/pulmonary function tests/high resolution scan of the lungs-HRCT/standard electrocardiogram-ECG/24-Hour-Holter-ECG/echocardiography/cardiac stress test/coronary angiography/right heart catheterization-RHC/cardiac MRI/CT/vascular ultrasound.
Results. According to our results pts with SU, dcSSc pattern and increased values of serum AOPP are at high-risk profile of cardiopulmonary events and they need a tight follow-up. Moreover, with the increase of age in our SSc series, coronary artery disease prevalence reached levels comparable with diabetic pts in elderly cases. In the last year our Cardio-Rheumatology Clinic assessed 300 pts with 1st-level screening (cardiologic/rheumatologic evaluation/standard ECG/echocardiography/pulmonary function tests/thoracic imaging). 2nd-level: 30 procedures of 24-Hour Holter ECG/15 RHC. 3rd-level, when requested: 30 exams of Cardiac MRI/coronary CT angiography/vascular ultrasound.
Conclusions. Our preliminary findings confirm literature data about the negative prognostic value of cardiopulmonary involvement in SSc and clinicians should not focus solely on PAH. There is little evidence on how best to detect and manage these fearful complications. A specific multidisciplinary cardio-rheumatologic team is necessary to early identify these high-risk pts: the activity of Cardio-Rheumatology Clinic tries to optimize the cardiopulmonary assessment. Screening algorithms and non-invasive diagnostic tests are useful to stratify the risk and to establish the most appropriate diagnostic-therapeutic protocols, improving outcome. Further research by large population-based studies is needed to develop additional biomarkers and to identify possible subsets of SSc at increased risk of cardiopulmonary complications and hemodynamic impairment.
Perspectives. Investigations on SSc ischemic/electrical diseases as well as on pathogenesis of SSc-related cardiopulmonary disorders, with particular attention to viral and nanoparticles triggers: ongoing.
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