Riassunto analitico
Introduzione: Lo sviluppo di neoplasie de novo dopo trapianto di fegato (LT) costituisce una delle principali cause di morte dei pazienti, soprattutto a lungo termine. E’ stato dimostrato che i pazienti sottoposti a LT sono gravati da un elevato rischio di sviluppo di tumori, principalmente neoplasie linfoproliferative e dermatologiche. Non risulta chiaro se i pazienti sottoposti a LT abbiano un aumentato rischio di sviluppare cancro colorettale (CRC) e se ciò possa avere un impatto sulla sopravvivenza, in particolare nella popolazione affetta da colangite sclerosante primitive (PSC) e rettocolite ulcerosa (UC). Metodi: In questo studio nazionale, multicentrico, retrospettivo, sono stati analizzati i dati relativi a tutti i pazienti sottoposti a LT tra il 1 gennaio 1990 ed il 31 dicembre 2010. In tale periodo sono stati trapiantati 8178 pazienti in 6 dei 7 centri trapianti di fegato del Regno Unito. 63 pazienti (0.8%), che erano stati sottoposti ad intervento chirurgico di colectomia prima del trapianto, sono stati esclusi dall’analisi in quanto non erano a rischio di sviluppare un CRC, il campione in analisi è pertanto costituito da 8115 pazienti. Dati dei registri nazionali sono stati utilizzati al fine di elaborare il rischio e l’outcome dei pazienti affetti da CRC dopo LT. Nel presente studio abbiamo analizzato: l’incidenza di CRC dopo LT e comparato la sopravvivenza a quella nella popolazione generale, con particolare attenzione ai gruppi di pazienti affetti da PSC e UC. Risultati: 52 (0.6%) pazienti hanno sviluppato un CRC dopo LT, dopo una mediana di 5.6 anni dal trapianto. Le neoplasie sono state prevalentemente di grado 2 (76.9%) e stage T3 (50%) alla diagnosi. L’incidenza di CRC è risultata simile a quella nella popolazione generale del Regno Unito in tutti i pazienti sottoposti a LT (SIR 0.92), ma significativamente superiore nel gruppo di pazienti affetti da PSC/UC (SIR 7.0). La sopravvivenza dei pazienti affetti da CRC a 1, 5 e 10 anni dopo la diagnosi è risultata pari a 71%, 48% e 31% rispettivamente e la maggioranza dei pazienti è deceduta per cause correlate al CRC. Conclusioni: I risultati della nostra analisi hanno mostrato che il trapianto di fegato non costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di cancro colorettale. La popolazione di pazienti sottoposti a trapianto di fegato ed affetti da PSC/UC è invece risultata a rischio significativamente aumentato rispetto alla popolazione generale, con una elevata proporzione di tumori dallo stadio avanzato alla diagnosi ed una ridotta sopravvivenza del paziente.
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Abstract
Background: De novo malignancies after liver transplantation (LT) represent one of the leading causes of death in the long-term. Liver transplant recipients have a higher risk of developing malignancies, particularly skin cancers and lymphoproliferative tumours. It remains unclear if liver transplant recipients have an increased risk of colorectal cancer and if this negatively impacts on survival, particularly in those patients affected by primary sclerosing cholangitis (PSC) and ulcerative colitis (UC).
Methods: This is a national multicentre retrospective cohort study. Data from all adult patients undergoing a LT between January 1st 1990 and December 31st 2010 were analysed.
8178 patients underwent a liver transplant in one of 6 UK transplant centres. 63 patients (0.8%) with a colectomy prior to or at the time of transplant were excluded as they were not considered to be at risk of developing a colorectal cancer (CRC), leaving 8115 for the analysis.
National data were used to assess the risk and outcome of CRC after LT. We analysed: the incidence of post LT CRC and whether cancer survival outcomes are comparable to the general population in LT patients with or without UC and with or without PSC by performing a retrospective analysis of prospectively collected national data in the UK.
Results: 52 (0.6%) cases of colorectal cancer were identified at a median of 5.6 years post liver transplantation, predominantly grade 2 (76.9%) and stage T3 (50%) at diagnosis. The incidence rate of colorectal cancer in the whole liver transplant population was similar to the general UK population (SIR 0.92), but significantly higher (SIR 7.0) in the group of patients affected by PSC/UC. One, five and ten-year survival rates from colorectal cancer diagnosis were 71%, 48% and 31% respectively and the majority of colorectal cancer patients died of cancer-specific causes.
Conclusions: Liver transplantation alone is not associated with an increased risk of colorectal cancer development. The primary PSC/UC liver transplant population showed a significantly higher risk of colorectal cancer development than the general population, with a high proportion of advanced stage at diagnosis and a reduced patient survival.
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