Riassunto analitico
Ho svolto questa tesi sul Comitato di Amicizia, un’associazione di volontariato situata nel territorio faentino, che quest’anno festeggia i 50 anni di attività e che si occupa di promuovere progetti di sviluppo nei paesi più poveri del Sud del Mondo. Partendo dal primo capitolo ho evidenziato com’è nata l’associazione, i suoi scopi e i luoghi ove si svolgono i progetti. Nel secondo capitolo sono passato a tradurre lo statuto giuridico. Nel terzo capitolo ho analizzato alcuni dei progetti di sviluppo promossi nei diversi paesi coinvolti, illustrandoli e motivandoli. Nel quarto capitolo ho messo in risalto le figure dei missionari che hanno portato il Comitato a operare nei diversi paesi in cui queste persone hanno prestato servizio. Grazie alla collaborazione congiunta tra associazione e missionari, molte comunità hanno visto migliorare le proprie condizioni di vita, si sono sviluppate rendendosi autosufficienti e creando anche un reddito per i suoi componenti. Nel quinto capitolo ho intervistato alcuni soci attivi che hanno partecipato a campi di lavoro nei paesi del Sud Mondo e altri che lavorano presso i mercatini del centro del riuso creati dai responsabili dell’associazione per raccogliere fondi da inviare nei vari paesi. Nel sesto capitolo ho descritto l’attività del centro del riuso che permette di raccogliere i fondi necessari al supporto dei progetti. Infine nell’ultimo ho introdotto per sommi capi il tema della cooperazione internazionale, fino ad arrivare agli aiuti erogati per migliorare le condizioni di vita delle persone e quindi aiuti destinati a vaccinazioni, accesso all’acqua, costruzioni di scuole, case, infrastrutture rurali come svolto dall’associazione del Comitato.
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Abstract
Hice esta tesis sobre el Comitato di Amicizia, una asociación de voluntarios situada en la zona de Faenza, que este año celebra su 50 aniversario y se dedica a promover proyectos de desarrollo en los países más pobres del Sur.
Empezando por el primer capítulo, destaqué cómo nació la asociación, sus objetivos y los lugares donde se llevan a cabo los proyectos.
En el segundo capítulo pasé a traducir el estatuto jurídico. En el tercer capítulo analizo algunos de los proyectos de desarrollo promovidos en los distintos países implicados, ilustrándolos y motivándolos.
En el cuarto capítulo, destaqué las figuras de los misioneros que han llevado al Comité a actuar en los distintos países donde han servido estas personas. Gracias a la colaboración conjunta entre la asociación y los misioneros, muchas comunidades han visto mejorar sus condiciones de vida, se han desarrollado, volviéndose autosuficientes y creando también ingresos para sus miembros.
En el quinto capítulo, entrevisté a algunos miembros activos que participaron en campos de trabajo en países del Sur del Mundo y a otros que trabajan en los mercados de los centros de reutilización creados por los dirigentes de la asociación para recaudar fondos que enviar a los distintos países.
En el sexto capítulo he descrito la actividad del centro de reutilización, que les permite recaudar los fondos necesarios para apoyar los proyectos. Por último, en la última, introduje brevemente el tema de la cooperación internacional, hasta llegar a la ayuda prestada para mejorar las condiciones de vida de la población, es decir, la ayuda para vacunaciones, acceso al agua, construcción de escuelas, viviendas, infraestructuras rurales, tal como lleva a cabo la asociación del Comité.
I did this thesis on the Comitato di Amicizia, a voluntary association located in the Faenza area, which is celebrating its 50th anniversary this year and is involved in promoting development projects in the poorest countries of the South.
Starting with the first chapter, I outlined how the association came into being, its aims and where the projects take place.
In the second chapter, I went on to translate the legal statute. In the third chapter, I analysed some of the development projects promoted in the different countries involved, illustrating and motivating them.
In the fourth chapter, I highlighted the figures of the missionaries who have led the Committee to operate in the different countries where these people have served. Thanks to the joint collaboration between the association and the missionaries, many communities have seen their living conditions improve, they have developed, becoming self-sufficient and creating an income for their members.
In the fifth chapter, I interviewed some active members who participated in work camps in South World countries and others who work at the reuse centre markets set up by the association's leaders to collect funds to send to the various countries.
In the sixth chapter, I described the activity of the reuse centre, which allows them to raise the necessary funds to support the projects. Finally, in the last one, I briefly introduced the topic of international cooperation, leading up to the aid provided to improve people's living conditions, i.e. aid for vaccinations, access to water, construction of schools, houses, rural infrastructure as carried out by the Committee's association.
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