Riassunto analitico
La mia tesi, avente ad oggetto lo studio del matrimonio canonico nella sua dimensione del vizio e del difetto, (con particolare riguardo al timore reverenziale), si suddivide in tre capitoli. Il primo si riferisce al consenso matrimoniale, atto primigenio e fondamento essenziale dell’istituto coniugale. La trattazione si apre con l’individuazione dei brocardi latini che ne definivano i caratteri, per poi passare attraverso le innovazioni che il Concilio Vaticano II ha apportato all’istituto. L’introduzione storica termina con la trattazione delle previsioni normative previste dal vigente Codex. Allo studio in positivo dell’istituto del consenso, si succedono quindi le ipotesi di incapacità previste dal canone 1095. Il paragrafo conclusivo poi, è dedicato ad una riflessione critica di suddetto canone attraverso la citazione di autorevole dottrina. Il capitolo secondo, vede invece come oggetto di studio la comparazione tra vizio e difetto in materia civile e canonica. Quest’ultimo, vuole identificarsi come un intermezzo riflessivo nel quale soffermarsi. Iniziando la trattazione dall’analisi civilistica delle materie del vizio e del difetto, si passa poi a compiere identica operazione in relazione alla materia canonica. Tuttavia, il fulcro del capitolo secondo risiede tutto nel paragrafo V dove, analizzando i risultati ottenuti dal precedente studio, si effettua un’operazione di raffronto tra le materie al fine di dimostrare l’esistenza o meno di una comune base. Il terzo ed ultimo capitolo tratta infine il timore reverenziale. Il primo paragrafo è tutto incentrato sulla delineazione dei contorni di tale istituto e sul tentativo di esaustiva definizione. Il secondo poi, risulta incentrato sulla relazione che sussiste tra timore reverenziale e violenza morale, rapporti e differenze. Gli ultimi due paragrafi invece, fungendo da conclusione all’elaborato, propongono gli apporti che giurisprudenza e casi processuali emblematici hanno fornito sul tema.
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