Riassunto analitico
La L. 212/2000 - Statuto dei diritti del Contribuente che costituisce la prima ( e unica) legge fiscale generale nel panorama giuridico italiano: Il sistema fiscale italiano è stato costruito dal legislatore Costituzionale sulla base dei principi di solidarietà ( art. 2) sistema fiscale italiano capacità contributiva (art.53), riserva di legge ( art. 23), uguaglianza ( art.3). Esso, nella pratica, è invece stato condizionato dalla necessità, sempre più impellente, di assicurare un determinato livello di gettito fiscale alle casse erariali. Ciò ha determinato il progressivo primato dell’interesse fiscale rispetto alle ragioni del contribuente che si è manifestato sia attraverso la posizione di supremazia della Amministrazione fiscale nei confronti dei contribuenti sia attraverso una produzione legislativa confusa e poco chiara. L’allontanamento del sistema fiscale dal suo modello costituzionale ha reso il sacrifico tributario sempre meno comprensibile ai soggetti chiamati a sopportarlo, ossia i cittadini-contribuenti.ci In questo contesto si inserisce la L. 212/2000 - Statuto dei diritti del Contribuente: essa intende recuperare i principi costituzionali traducendoli in limiti sia per Legislatore che per la Amministrazione al fine di ridisegnare i rapporti tra tutti i soggetti convolti nel sistema fiscale in particolare modo restituendo la centralità al ruolo del cittadino-contribuente. “Riportando” il sistema tributario italiano verso il modello costituzionale lo Statuto intende essere uno strumento per garantire una effettiva attuazione delle regole costituzionali e costruire in tal senso un sistema fiscale più “giusto”. A circa due decenni dalla sua entrata in vigore la L. 212/2000 ha sicuramente segnato una rottura col passato e dato inizio ad una inversione di rotta ma non può affermarsi che l’intento riformatore che accompagnò la sua adozione sia stato portato a compimento
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Abstract
The Italian Fiscal and Tax System is based on constitutional principles of solidarity and equality (articles 2 and 3, Italian Constitutional Charter, ICC), the rule of law principle (article 23 ICC), and ability-to-pay taxation principle (article 53 ICC).
Although these principles have been introduced in 1948 (the year of the coming into force of the Italian Constitution), Legislator had been conditioned by an increasingly urgent necessity of securing a certain level of tax revenue to payroll taxes. Thus, the progressive primacy of national fiscal interest had prevailed on taxpayers’ reasons. Consequently, to guarantee this system, Tax Administration had secured a position of supremacy towards citizens, and Legislator had continued to adopt confused and unclear legislative acts. The discrepancy of the Italian Tax System from its constitutional and original model produced dissatisfaction among citizens.
In this context, Legislator decided to set a Tax Reform adopting the new General Regulation on Taxpayers Rights (Italian Law no. 212/2000 – Statuto dei diritti del Contribuente). It aimed at transposing constitutional tax principles completely. It has introduced limits for Legislator and Tax Administration in order to reshape and rebalance the relationship between powers and citizens in the fiscal system. In fact, it has restored the pivotal role to taxpayers and intended to create a more fair tax system.
The paper aims at analysing Italian constitutional principles of the fiscal system and examining the General Regulation on Taxpayers Rights approximately two decades after. Specifically, it focuses on evaluating the real consequences of the Italian Tax Reform.
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