Riassunto analitico
Sin dal trattato di Maastricht la lotta al terrorismo è divenuto uno dei principali obiettivi della politica dell’Unione Europea. Negli ultimi quindici anni, in particolare a seguito degli attentati dell’11 settembre 2001, la risposta dell’intera comunità internazionale al fenomeno terroristico si è rivelata essere imponente ed efficace anche sul piano della produzione normativa. A seguito dei drammatici attentati verificatisi nell’ anno 2015 a Parigi e Bruxelles, il legislatore italiano ha inteso ulteriormente potenziare i sistemi di contrasto al terrorismo internazionale, con particolare riguardo al terrorismo di matrice islamico fondamentalista, tornato tragicamente alla ribalta nel contesto europeo. Il fenomeno che in particolare pare oggi destare maggiore preoccupazione è quello dei cosiddetti “lupi solitari”, ovvero di soggetti convertitisi a titolo individuale alla causa fondamentalista e disposti ad immolarsi per il compimento di azioni terroristiche pianificate “in proprio”, ovvero prescindendo dall’ inserimento in una stabile struttura di tipo associativo. Siamo pertanto dinanzi ad un modus operandi del tutto nuovo, non più basato sulla tradizionale figura del “terrorista membro di una organizzazione criminosa”, figura attorno alla quale sono state elaborate le fattispecie incriminatrici presenti nei codici penali europei. Il d.l. 18 febbraio 2015 n. 7, convertito con modificazioni dalla legge 17 aprile 2015 n. 43, ha pertanto introdotto nuove misure volte a fronteggiare l’emersione di questo tipo di fenomeno. Due le strategie che il d.l. pone in essere: la prima, di natura strettamente penalistica, consiste nella previsione di nuove fattispecie incriminatrici o nell’ ampliamento del campo di operatività di quelle già esistenti. La seconda strategia posta in essere dal d. l. 7/2015 opera invece sul terreno delle misure di prevenzione personali attraverso l’estensione del campo di applicazione della misura della sorveglianza speciale, nonché attraverso la previsione della possibilità per il questore (e non più solo del Presidente del Tribunale) di disporre, in caso di necessità e urgenza, il ritiro temporaneo del passaporto al fine di impedire in tempo l’espatrio del proposto. A seguito del d.lgs 7/2015 il diritto penale italiano si è pertanto arricchito di fattispecie aventi connotazione fortemente preventiva, caratterizzate dell’arretramento della punibilità ben prima della soglia del tentativo, ovvero a livello di mere attività preparatorie rispetto alla commissione di attività violente per finalità di terrorismo. Ora, non vi è dubbio che le legislazioni antiterrorismo presentino una marcata connotazione emergenziale, ciò nondimeno occorre che esse risultino compatibili con gli standard minimi di tutela dei principi di garanzia penalistici e, in definitiva, dei diritti umani. Sul versante strettamente penalistico ci si interroga dunque sulla tollerabilità di una così massiccia anticipazione della tutela penale, a fronte di fattispecie che incriminano condotte cronologicamente sempre più distanti dalla lesione del bene giuridico che si realizza mediante il reato “fine” terroristico. Per quanto attiene il versante delle misure di prevenzione, i profili problematici si moltiplicano considerata la scarsa effettività delle garanzie difensive di cui il proposto dispone, rispetto a quelle delle quali godrebbe nell’ ambito di un procedimento penale.
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Abstract
Since the Treaty of Maastricht the fight against terrorism bacame uno of the most important purposes of the European Union policy.
In the last fifteen years, particularly after september 11 attacks, the reaction of the international community at the terroristic phenomenon was strong and effective.
After the tragic Paris and Bruxelles terroristic attacks, italian legislator wanted further increase system to counteract terrorism, in particular islamic terrorism.
The most alarming phenomenon is nowaday the “solitary woolfs” that it means individual people ready to sacriface themselves to carry out terroristic actions on “their own”, namely without inclusion in to a stable associative structure. We are in front of a new “modus operandi”, not based on the traditional figure of “terrorist as a member of a criminal organization”, figure around which the european criminal laws were elaborated.
D.l 2015 february 18 n. 7, converted into law 2015 april 17 n. 43, introduced new measures to combat this new kind of phenomenon.
Two are the strategies used: the first one, strictly related to the criminal law, involves including new criminal cases or exetendig operation of those that already exist.
The second one works in to the field of personal preventing measures, extending special supervision operation but also through the prevision of the possibility for police commissioner (and not only for the President of the Court), in case of need and urgency, to withdraw the passport temporarily for preventing the expatriation.
After d.lgs 7/2015 several rules with a highly preventing connotation were intorduced into italian criminal law. These are characterised by a recede of punishability before attempt threshold, namely at the level of preparatory activities for terroristic violent attacks.
There is no doubt that anti-terrorism legislations have specific characteristics and an emergency connotation but, at the same time, they have to be compatible with minimum standards of criminal guarantee principles protection end, in the end, with the human rights.
On the side of the criminal law the question is about the tolerability of a so massive anticpation of the penal protection, in front of a rules that punisch behaviours chronologically so far from legal value lesion.
On the side of preventing measures the problems increase in the number. Coercive system of prevention is in fact characterised by a low circumstantial threshold, lack of rules into the proof formation proceeding and, generally, by the low effectiveness compared to those that are guaranteed into the criminal proceedings.
The risk is that adoption of strategies alternative to criminal law could determine a wound of protection into human rights of coercive misures recipient.
So it’s necessary to use large caution with the prevention instrument and, generally, with emergency legislation, that has to be subjected to a compatibility check with Constitution and fundamental human rights.
The contrast to phenomena like terrorism has in fact to be combine with the priciple of legality, that rapresents foundation of our penal system.
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