Riassunto analitico
Il mercato del lavoro, caratterizzato storicamente dal duopolio rapporto di lavoro subordinato/rapporto di lavoro autonomo, ha subito negli ultimi decenni profonde modifiche per via della diffusione di rapporti di lavoro atipici. Il contratto di lavoro risulta “atipico” se è connotato da caratteristiche diverse rispetto al contratto di lavoro subordinato e al lavoro autonomo, quali la maggiore flessibilità e non abitualità, pur non lasciando il prestatore così libero di gestirsi come il lavoratore autonomo. La normativa quadro di riferimento della materia viene introdotta dal legislatore con la legge "Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro" del 14 febbraio 2003 (meglio nota come “Legge Biagi”) che regolamenta le modalità di attuazione di contratti di lavoro non standard (lavoro atipico), con il chiaro obiettivo di rendere più flessibile il mercato del lavoro, migliorandone l'efficienza e sostenendo politiche attive per il lavoro, favorendo al contempo la diminuzione del tasso di disoccupazione. All’interno della eterogenea macro categoria “lavoro atipico” il lavoro occasionale ha senz’altro un ruolo predominante, evidenziato negli ultimi anni dal suo crescente utilizzo, soprattutto con la modalità “lavoro accessorio di tipo occasionale”, modificata più volte sotto il profilo formale e sostanziale. La crescita esponenziale del suo utilizzo è stata indotta da diverse circostanze, quali la possibilità di usufruire di lavoratori dotati di una minima copertura assicurativa e previdenziale senza dover ricorrere ad una vera e propria assunzione (vale a dire, senza dover sostenere il costo di consulenti del lavoro ed associazioni di categoria per le comunicazioni di assunzione, redazione di buste paga, e tutto ciò che ne consegue), la facilità di acquistare i buoni lavoro (c.d. voucher) con cui pagare i prestatori, ma anche – inutile nasconderlo – la facile elusione della normativa contributiva, previdenziale e fiscale nell’utilizzo di tale modalità lavorativa, come verrà meglio dettagliato nel prosieguo del presente elaborato. Sul punto, anche a livello europeo vi è il chiaro intento di tutelare i lavoratori degli stati membri, in un’ottica di tutela della concorrenza. Infatti, la nozione di dumping sociale copre un'ampia gamma di pratiche intenzionalmente abusive ed elusive della legislazione europea e nazionale mediante le quali, riducendo illegalmente i costi operativi e legati alla manodopera, viene sviluppata una concorrenza sleale. Le conseguenze di tali pratiche hanno impatto sotto tre profili: - economico, poiché arrecano distorsioni al mercato, a danno delle imprese che lavorano onestamente; – sociale, poiché il dumping sociale può dare origine a una situazione di discriminazione e disparità di trattamento tra i lavoratori dell'UE anche sotto il profilo retributivo e previdenziale; – finanziario e di bilancio, poiché il mancato pagamento dei contributi previdenziali e delle imposte in conseguenza del dumping sociale è una evidente minaccia per la sostenibilità finanziaria dei sistemi di previdenza sociale e le finanze pubbliche degli Stati membri. La presente ricerca ha lo scopo di analizzare il lavoro occasionale, anche sotto il profilo dell’impatto sociale che crea il suo utilizzo, e di compararlo ad analoga prestazione lavorativa resa in esecuzione di un contratto di lavoro subordinato.
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Abstract
The labour market, characterized historically by the duopoly self-employed/employed workers, has undergone profound changes in recent decades because of the spread of atypical employment relationships.
The employment contract is "atypical" if characterized by different characteristics compared to the contract of employment and self-employment, such as greater flexibility and do not practice, while not letting the lender as well free to run as an independent.
The legislation framework of the subject is introduced by the legislature with the law "delegation to the Government in employment and the labour market" of 14 February 2003 (better known as the "Biagi Law"), which regulates the arrangements for implementing non-standard employment contracts (atypical work), with the clear goal of making the labour market more flexible, improving efficiency and supporting active labour policies, favouring, at the same time, the decrease in the unemployment rate.
Within the heterogeneous macro category “atypical work”, the casual work definitely has a predominant role, highlighted in recent years by its increasing use, especially with how "occasional type accessory work", modified several times in formal and substantial.
The exponential growth of its use was induced by various circumstances, such as:
-the possibility of workers with insurance coverage and pensions (to avoid incurring the penalties resulting from the work "black") without the need for a genuine assumption (that is, without having to incur the cost of labour consultants and associations for recruitment communications, preparation of salary slips, and everything that goes with it);
- ease of purchase coupons work (c.d. voucher) with which to pay lenders;
- the easy circumvention of contribution, social security and tax laws in using this working mode.
On this point, also at European level there is a clear intent to protect workers, with a view to the protection of competition.
In fact, the concept of social dumping covers a wide range of intentionally abusive practices and the circumvention of existing European and national legislation through which, by reducing labor and operational costs related to illegally, is developed in unfair competition.
The consequences of these practices and situations can have an impact as regards three main dimensions:
- the economic aspect, because cause distortions to the market, to the detriment of companies who work honestly;
– the social aspect, social dumping could lead to a situation of discrimination and unfair treatment between workers in the EU and deprive them of the effective exercise of their social and labour rights, including in respect of pay and social protection;
– the financial and budgetary aspect, because the non-payment of due social security contributions and taxes as a result of social dumping represents a threat to the financial sustainability of social security systems and the public finances of the Member States.
This research aims to analyse the casual work, also in terms of the social impact that creates its use, and compare it to similar work made in execution of a contract of employment.
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