Riassunto analitico
Il progetto mira a analizzare e comprendere le tendenze di lungo periodo nella diseguaglianza della distribuzione delle ricchezze e dei redditi e l’ effetto della diseguaglianza sullo sviluppo economico di una società. Inoltre, più in generale, si vuole studiare quale ruolo abbia avuto la diversità nella transizione storica dal periodo malthusiano al periodo di crescita moderno. Attraverso l’analisi approfondita delle fonti statistiche e documentali disponibili, e con l’applicazione dei modelli più recenti, questo progetto di ricerca ha come obbiettivo quello di chiarire se i cambiamenti di lungo periodo del sistema economico sono correlati con il grado di diseguaglianza e diversità di una società. Nel primo capitolo (The Inequality of Wealth in Two Early Renaissance Societies) si analizza la distribuzione della ricchezza per le città di Firenze e Verona nel XV secolo. Utilizzando dati fiscali, è possibile descrivere la diseguaglianza con cui la ricchezza si distribuiva tra i nuclei famigliari all’interno di ogni città. Grazie agli aggiornamenti del Catasto (per Firenze, negli anni 1427, 1458 e 1480) e degli Estimi (per Verona, negli anni 1425 e 1502) è anche possibile descrive la variazione della diseguaglianza nel tempo. Nel secondo capitolo (The Two Sides of Diversity: Conflict and Technological Progress in the Long Run) si presenta un modello teorico che spiega il rapporto tra diversità genetica, conflitto e crescita economica. In particolare, si evidenzia il ruolo ambivalente della diversità genetica: generalmente negativo nel primo stadio di sviluppo dell’economia di una società (Malthusian Regime), in quanto positivamente correlato ai conflitti interni, e quindi causa di un ritardo nell’emergere del settore moderno (Modern Growth Regime), in cui però la diversità gioca un ruolo positivo per via della complementarietà con l’innovazione tecnologica. Il terzo, e ultimo, capitolo (Quality of Government and Subjective Poverty in Europe) studia la relazione tra la qualità delle istituzioni locali e la percezione del livello di povertà dei cittadini e, attraverso quest’ultima, il loro livello di benessere. Per l’analisi empirica si usano dati europei (approssimativamente 430000 osservazioni) contemporanei (anni 2010 e 2013). Inoltre, si misura il “costo” dell’inefficienza di un governo locale, confrontando cittadini provenienti da aree con diversi livelli qualitativi di istituzioni.
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Abstract
This research project aims at investigating and understanding the long run trends in the inequality in the distribution of wealth, and the effects of inequality on the economic development of a society. Furthermore, more generally, it aims at inquiring the role of diversity in the transition from the Malthusian Regime to the Modern Growth Regime. Through a detailed analysis of the available data and documents, and through the application of the most recent models, the goal of this project is to clarify whether the long run changes in the economic system are correlated with the inequality and diversity levels of a society.
In the first chapter (The Inequality of Wealth in Two Early Renaissance Societies), we analyze the distribution of wealth in the cities of Florence and Verona in the XV century. Using fiscal data, it is possible to describe the inequality in the wealth distribution across households within each city. Thanks to the updates of the Catasto (for Florence, in the years 1427, 1458 and 1480) and of the Estimi (for Verona, in the years 1425 and 1502), it is also possible to describe the variation of inequality over time.
In the second chapter (The Two Sides of Diversity: Conflict and Technological Progress in the Long Run) we present a theoretical model that explains the relationship between genetic diversity, conflicts and economic growth. In particular, we highlight the ambivalent role of genetic diversity: generally harmful for growth in the first stage of development (Malthusian Regime), because of its positive correlation with struggles and internal conflicts, and then cause of a delayed emergence of the Modern Growth Regime in which, however, diversity plays a pro-growth role via its complementarity with technological innovations.
The third, and last, chapter (Quality of Government and Subjective Poverty in Europe) investigates the relationship between the quality of local institutions and the level of poverty perceived by the citizens and, through this channel, their wellbeing. For the empirical analysis we use contemporaneous (for the years 2010 and 2013) European data (around 430,000 observations). Furthermore, we compute the inefficiency “cost” of a local government by comparing citizens from areas with different levels of institutional quality.
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