Riassunto analitico
Le imprese comunicano numerose informazioni al mercato. Oltre alle misure definite dai principi contabili generalmente accettati (GAAP), le quali devono essere obbligatoriamente divulgate, le imprese forniscono disclosure di misure non-GAAP. Gli studiosi hanno da tempo indagato, tra i vari aspetti, la finalità di tali misure. È così emerso un dibattito tra i sostenitori della tesi informativa e ed i sostenitori della tesi opportunistica. I primi ritengono che la disclosure delle misure non-GAAP consente alle imprese di fornire ulteriori informazioni utili agli investitori nel prendere le loro decisioni di investimento mentre i secondi sostengono invece che la divulgazione di tali metriche ha la finalità di mostrare una situazione dell’impresa più rosea di quella effettiva, distorcendo così la percezione degli investitori. Lo spunto di partenza della tesi deriva proprio da tale dibattito. Nella presente tesi, dopo aver introdotto i principali aspetti teorici emersi negli anni dai principali contributi accademici su tale tematica, vengono condotte due analisi: la prima relativa alla frequenza d’uso delle misure non-GAAP, nel quadriennio 2018-2021, da parte di un ampio sotto-campione delle imprese quotate italiane costituenti l’indice FTSE ITALIA ALL SHARE e la seconda relativa alla value-relevance delle più frequenti metriche divulgate. Le due analisi vengono effettuate utilizzando un database appositamente creato “manualmente” per svolgere tale tesi. Tutti i dati sono stati reperiti consultando direttamente le relazioni finanziarie annuali delle imprese considerate.
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