Riassunto analitico
Negli ultimi anni è stato valutato un sostanziale avvicinamento al tema dello sviluppo imprenditoriale e alla nascita di nuove aziende che possano creare nuove opportunità e nuovi mercati. Questo tema trova riscontro nella realtà con il mondo delle startup. Inizialmente, con “startup” ci si riferiva alla fase di avvio di un prodotto e/o di un servizio. Oggi, invece, questo termine può essere utilizzato per definire una particolare tipologia di azienda. Negli ultimi anni, infatti, con il termine startup vengono identificate aziende che svolgono in modo esclusivo o prevalente un’attività di ricerca, produzione e di commercializzazione di servizi e/o prodotti innovativi ad alto valore tecnologico. («D.L. n° 179/2012, art. 25», s.d.) Il punto di partenza per la nascita di una startup è pensare a qualcosa di nuovo che possa soddisfare i bisogni dell’uomo. L’ideatore ha come principale obiettivo quello di individuare i mercati nei quali altre realtà aziendali non sono intervenute. Le startup hanno una storia abbastanza recente; in particolar modo hanno avuto uno sviluppo e un decorso differente in base alle aree geografiche. A partire dal 2012, grazie al Decreto Crescita, si è avviato il processo di sensibilizzazione riguardo il tema delle startup innovative e al loro sviluppo in Italia. In questo lavoro di tesi è stata effettuata un’analisi sulle diverse sfaccettature dell’innovazione all’interno del sistema economico- aziendale del panorama italiano. È stato quindi effettuato un excursus sulla letteratura economica riguardante il tema dell’innovazione. Il primo contributo è stato dato da Adam Smith con la sua idea basata sulla “divisione del lavoro”; tuttavia la svolta decisiva è attribuita all’economista austriaco Schumpeter che la definiva “distruzione creatrice”. Bisogna sottolineare inoltre, che negli ultimi anni si è passati da una concezione “closed innovation” al concetto di “open innovation” (Henry Chesbrough). Le imprese per poter competere sul mercato e creare valore, non devono ricorrere soltanto a risorse interne, ma devono ricercare nuove idee, soluzioni o innovazioni tecnologiche anche dall’esterno. Queste innovazioni esterne possono arrivare da startup, università o consulenti. A tal proposito, con questo lavoro di tesi si è voluto approfondire il contributo dato dalle startup. Lo studio ha valutato l’andamento dei principali dati economici delle startup nel panorama italiano nel corso dell’ultimo triennio (2018 – 2020) per poi effettuare uno studio dettagliato dei dati aggiornati al 2020. Successivamente lo studio si è concentrato sull’analisi di un campione con l’obiettivo di individuare le caratteristiche di successo comuni alle varie startup. A tale scopo sono state tenute in considerazione numerose variabili tra cui il settore in cui opera la startup, le risorse a disposizione, la dimensione e i finanziamenti ottenuti.
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