Riassunto analitico
Il Morbo di Crohn è una malattia infiammatoria cronica intestinale che colpisce principalmente il tratto gastrointestinale e può causare sintomi debilitanti come dolore addominale, diarrea, perdita di peso e affaticamento. L’eziologia di questa patologia è complessa e multifattoriale, coinvolgendo fattori genetici, ambientali e immunologici. La gestione clinica del Morbo di Crohn risulta spesso impegnativa, poiché le terapie tradizionali, basate su corticosteroidi, immunosoppressori e antinfiammatori, non garantiscono un controllo duraturo della malattia e possono presentare effetti collaterali importanti. Negli ultimi anni, lo sviluppo dei farmaci biologici offre nuove opportunità terapeutiche per il trattamento di questa patologia, consentendo una maggiore specificità d’azione, diminuzione degli effetti collaterali tipici dei farmaci convenzionali, nonché una maggiore efficacia. I farmaci biologici sono molecole complesse, prodotte tramite biotecnologie avanzate, che agiscono su bersagli specifici del sistema immunitario. Questi farmaci, a differenza di quelli tradizionali, sono progettati per colpire selettivamente le componenti molecolari implicate nei processi infiammatori, permettendo un controllo più mirato della risposta immunitaria. Il mio lavoro di tesi compilativa intende fornire una panoramica generale dei farmaci biologici, con particolare attenzione agli anticorpi monoclonali, che rappresentano una delle classi più importanti in questo ambito. Gli anticorpi monoclonali sono proteine progettate per legarsi specificamente a determinate molecole target, consentendo una risposta farmacologica più efficace. In particolare, si approfondisce l’impiego degli anticorpi monoclonali nel trattamento del Morbo di Crohn, illustrando i principali farmaci utilizzati, i loro meccanismi d’azione, i benefici clinici e gli effetti collaterali. Il confronto tra i farmaci tradizionali e gli anticorpi monoclonali evidenzia come questi ultimi rappresentino una valida alternativa terapeutica, soprattutto per i pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali o che sviluppano resistenza a lungo termine. In conclusione, la tesi dimostra l’importanza degli anticorpi monoclonali come valida opzione terapeutica innovativa per il Morbo di Crohn ed in generale il ruolo crescente delle biotecnologie nello sviluppo di terapie più efficaci e personalizzate.
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