Riassunto analitico
l termine aromacologia è stato coniato nel 1982 per indicare la scienza che studia la relazione tra psicologia e tecnologia delle fragranze, con l'obiettivo di suscitare una varietà di emozioni e sensazioni specifiche, come rilassamento, euforia, felicità e benessere, tramite gli odori che stimolano i percorsi olfattivi nel cervello, in particolare nel sistema limbico. Gli oli essenziali (EO) esercitano effetti terapeutici sull'umore e sul comportamento attraverso tre principali meccanismi: l'attivazione dei chemiorecettori olfattivi nasali, la penetrazione diretta delle molecole nel sistema nervoso centrale (SNC) e l'assorbimento alveolare con successiva diffusione nel flusso sanguigno. Una volta inalati, gli EO attivano i neuroni sensoriali olfattivi (OSN), trasmettendo segnali che coinvolgono il sistema limbico, inclusi amigdala, ippocampo e ipotalamo, influenzando memoria, emozioni e secrezione ormonale. Le molecole possono anche attraversare la barriera emato-encefalica e interagire con i neurotrasmettitori come GABA e 5-HT, producendo effetti ansiolitici e antidepressivi. Attraverso numerosi studi, il loro effetto è risultato benefico anche nel trattamento dell'ansia e nel miglioramento del sonno. Inoltre, tra tutti gli stimoli sensoriali, gli odori sono particolarmente efficaci nel richiamare ricordi vividi ed emotivi. Questo avviene grazie ai collegamenti diretti dell'ingresso olfattivo, tramite il bulbo olfattivo e la corteccia olfattiva primaria (piriforme), con due strutture chiave coinvolte nell'emozione e nella memoria: l'amigdala e l'ippocampo. A differenza di altri sensi, l'olfatto non attraversa il talamo, rendendo questa connessione più diretta e privilegiata per l'accesso ai ricordi. Per questo motivo, l'olfazione potrebbe essere un'opzione interessante in ambito clinico, in particolare come coadiuvante alle convenzionali terapie farmacologiche nel trattamento di patologie quali demenza e Morbo di Alzheimer.
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