Riassunto analitico
Tutti i paesi del mondo producono una certa quantità di emissioni inquinanti nell’atmosfera, i famosi gas serra. Questi gas esistono da sempre, ma a causa delle rivoluzioni industriali la loro presenza è aumentata a dismisura, causando l’effetto serra, fenomeno che spiega come mai le temperature abbiano subito un aumento repentino anche nella stagione invernale. Uno dei gas maggiormente noti è sicuramente l’anidride carbonica, o meglio conosciuta con la formula CO2, ed è proprio grazie all’analisi di questo gas che oggi si è in grado di dire che il nostro pianeta è in serio pericolo, e ne consegue che anche la nostra sopravvivenza lo sia. Temperature più alte del normale provocano disastri ambientali come forti siccità, piogge torrenziali, maremoti, ecc. e le conseguenze sul mondo umano, animale e vegetale sono devastanti: gli scienziati sono anni che spingono alla sensibilizzazione ecologica delle persone, ma con scarsi risultati. Per aiutare la popolazione ad avere una maggior comprensione dell’emergenza climatica, le nazioni di tutto il mondo si stanno mobilitando: le iniziative promosse a livello globale sono tante e di diverso impatto, ma tutte puntano a un obiettivo comune, la decarbonizzazione. All’interno di questa tesi innanzitutto si analizzerà il processo di transizione energetica partendo da un contesto generale, definendo dapprima il concetto di decarbonizzazione e andando a delineare il campo d’indagine del mio elaborato. Successivamente l’attenzione verrà spostata sulle iniziative che coinvolgono le nazioni che inquinano maggiormente, ovvero in ordine Cina, Stati Uniti d’America e India. In seguito, l’analisi si sposterà sugli Stati Membri dell’Unione Europea, andando ad analizzare i principali emettitori di gas inquinanti. Infine, nel terzo capitolo il focus si sposterà sull’Italia, passando in rassegna la storia delle energie rinnovabili e di come siano state implementate nel nostro sistema di produzione energetico e non solo, al fine di salvaguardare l’incolumità del pianeta e delle nuove generazioni, fortemente attive in questi mesi grazie ai movimenti attivisti.
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