Riassunto analitico
Il progetto di ricerca perseguito nel corso del triennio è articolato, partitamente, in tre, distinte, fasi di lavoro. La prima fase è incentrata sull’esame del principio generale di divieto di interposizione di manodopera, vale a dire dalle sue origini (Legge 1369/1960) alla sua deroga (D.Lgs. 276/2003). In seguito, si procede ad affrontare la normativa civilista e giuslavoristica in tema di contratto d’appalto privato, con uno studio analitico degli elementi distintivi del contratto di appalto genuino, sulla scorta degli spunti interpretativi forniti da dottrina e giurisprudenza, con lo scopo di individuare la natura del contratto ed i risvolti pratici nella concreta realtà lavorativa. In particolare, si osserveranno i requisiti di genuinità dell’appalto previsti all’art. 29 del D.Lgs 276/2003, vale a dire l’organizzazione dei mezzi necessari e l’assunzione del rischio di impresa in capo all’appaltatore, attraverso un’indagine analitica degli indici rivelatori della genuinità enucleati dalla dottrina e dalla più recente giurisprudenza. In consimile prospettiva, si procede alla verifica dei seguenti aspetti: la sussistenza della qualifica di imprenditore del soggetto appaltatore, dal punto di vista tecnico, economico ed organizzativo; l’esercizio del potere direttivo sui lavoratori impiegati nell’appalto. Lo studio continua, poi, con l’analisi dell’indice di genuinità riferito ai mezzi utilizzati nell’opera. Da ultimo, si pone l’attenzione sul fattore retributivo quale elemento causale del rapporto sinallagmatico tra prestazione e corrispettivo, valutando l’inserimento, nel novero della casistica della genuinità, di quelle ipotesi in cui il corrispettivo sia calcolato con modalità alternative rispetto alla conclusione dell’opera o del servizio. La seconda fase della ricerca consiste nell’esame dell’istituto della certificazione dei contratti di lavoro. Inizialmente, si procede all’analisi della normativa dell’istituto, con riferimento, segnatamente, all’ambito di applicazione, agli organismi di certificazione, all’oggetto della certificazione, nonché all’accertamento dell’ampliamento delle competenze delle commissioni di certificazione a seguito delle novità introdotte con il c.d. “Jobs Act”. Infine, si esamina l’iter procedurale della certificazione, con una attenta analisi sull’efficacia giuridica dell’istituto, anche in prospettiva di eventuali procedimenti ispettivi. Nella terza fase della ricerca, previo esame dell’art. 84 del D.Lgs 276/2003 che regolamenta, nello specifico, la certificazione del contratto di appalto, la ricerca affronta l’attività che compie la commissione di certificazione nel verificare, in concreto, la legittimità del contratto d’appalto. Inoltre, previa disamina del provvedimento finale emesso dalla commissione di certificazione all’esito della procedura, si vagliano gli effetti e le criticità dell’appalto certificato, nonché il valore ad essi assegnato dalla intervenuta certificazione. Sempre tale fase sarà indirizzata alla enucleazione di criteri in grado di definire, in termini tendenzialmente certi, quali siano i contratti di appalto certificabili, tentando, in tal guisa, di delineare un quadro unitario delle problematiche sottese all’applicazione pratica dell’istituto. Infine, la ricerca si propone, anche attraverso un approccio empirico e statistico, di individuare i vantaggi della certificazione dei contratti di appalto sia come “patente” di credibilità ed efficienza delle società appaltatrici, sia come strumento di deflazione del contenzioso, anche in prospettiva di una concreta applicazione dell’istituto in ambito fiscale.
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Abstract
The research project pursued during the three-year period is articulated, in part, in three distinct stages of work. The first phase focuses on examining the general principle of prohibition of labor interference, namely its origins (Law 1369/1960), to its derogation (Legislative Decree 276/2003). Subsequently, civil and giuslavoristic legislation on private contract, with an analytical study of the distinctive elements of the genuine contract, is being tackled on the basis of the interpretative ideas provided by doctrine and jurisprudence, with the aim of identifying the nature of the contract and the practical implications in the concrete working reality. In particular, the requirements of the authenticity of the contract provided for in art. 29 of Legislative Decree 276/2003, namely the organization of the necessary means and the assumption of business risk by the contractor through an analytical investigation of the evidence of genuineness enucleated by the doctrine and of the most recent case law . Consequently, the following aspects are examined: the existence of the contractor's contractual qualification from the technical, economic and organizational point of view; the exercise of the governing power over the employees employed in the contract. The study then continues with the analysis of the index of genuinity related to the means used in the work. Lastly, attention is paid to the remuneration factor as a causal element of the sinallagmatic relationship between performance and consideration, assessing the inclusion, in the case of the truthfulness case, of those assumptions where the consideration is calculated in alternative ways to the conclusion of the work or service. The second phase of the research consists of examining the institute for the certification of labor contracts. Initially, an analysis of the institution's regulations is carried out with reference, in particular, to the scope of application, to the certification bodies, to the subject of certification, and to the examination of the extension of the competence of the certification committees following of the novelties introduced with the cd "Jobs Act". Finally, the procedural process of certification is examined, with a careful analysis of the legal effectiveness of the institute, also in view of possible inspection procedures. In the third phase of the research, after examining art. 84 of Legislative Decree 276/2003 which specifically regulates the certification of the contract, the research deals with the activity carried out by the certification committee in verifying, in concrete terms, the legitimacy of the contract. In addition, after examining the final decision issued by the certification committee at the end of the procedure, the effects and criticality of the certified contract as well as the value assigned to them by the attending certification are reviewed. This phase will be addressed to the enucleation of criteria that can define, in terms of certainty, what certification contracts are, thus trying to delineate a unitary picture of the issues underlying the practical application of the institute. Lastly, research is also aimed at identifying the advantages of certification of contracts as a "driving license" for the credibility and efficiency of contracting companies, as well as as a means of deflationary litigation, even in the perspective of a concrete application of the institute in the tax field.
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