Riassunto analitico
La tesi verte sul salario minimo legale, una misura ancora non presente nel nostro Paese, nel quale, ancora oggi la determinazione dei minimi salariali è affidata alla contrattazione e ad operazioni giurisprudenziali, per tal motivo, viene analizzata l'attuale condizione del sistema di relazioni industriali italiano, il quale è minacciato da diversi fenomeni, tra cui il dumping contrattuale. Essi hanno messo in discussione l'efficacia dell'attuale sistema che genera le retribuzioni circa l'effettiva garanzia di salari adeguati. L'elaborato parte dalla definizione del salario minimo e dei suoi possibili effetti, per poi studiare l'ordinamento italiano, nella fattispecie gli artt. 36 e 39 Cost. , per stabilire la possibile compatibilità con un eventuale salario minimo fissato per legge, ma non solo, si tiene conto anche delle previsioni che provengono dagli Organi sovranazionali, come le Convenzioni OIL e la recentissima Direttiva «COM(2020)682» sui salari minimi. L'intero studio viene effettuato in forma comparata con i modelli di salario minimo dei principali Paesi europei, in particolare con il "MiLoG tedesco"; sempre nel secondo capitolo viene poi definita il ruolo di garante del principio di proporzionalità che avrebbero le parti sociali, analizzando anche le argomentazioni pro e contro il salario minimo legale, per poi, infine, stabile quali siano i criteri di determinazione, applicazione e indicizzazione del salario minimo legale. Nell'ultimo capitolo, vengono invece analizzate due proposte di legge presentate in Parlamento sul salario minimo, evincendone le criticità, ma anche gli elementi innovativi. In ultima istanza, nelle conclusioni viene presentata un "disegno di legge" proposto dal tesista nel quale si raggruppano tutte le indicazioni provenienti dai vari atti citati, con la finalità di presentare un modello di salario minimo adatto per il nostro Paese, che possa superare le problematiche e i dubbi delle parti sociali, un salario minimo legale che possa garantire adeguati livelli salariali per tutti i lavoratori.
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