Riassunto analitico
Con il decreto legislativo n.14/2019 si introduce il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge n. 155 del 19 ottobre del 2017. Tale corpus legislativo porta con se un profondo cambiamento nell’approccio alle procedure concorsuali, specialmente in ambito di liquidazione giudiziale, con il quale si vuole promuovere l’utilizzo di pratiche atte alla prevenzione della crisi d’impresa e al risanamento contro la liquidazione dell’attivo. Il Codice non entrerà in vigore prima del maggio del 2022 e si può dire che si trova ancora in una fase di mutamento viste le recenti modifiche che hanno portato all’introduzione della composizione negoziata ed al rinvio dell’applicazione del Codice stesso, in ciò è sicuramente complice la situazione economica nazionale generata dall’impatto della recente pandemia da Covid-19. Questo nuovo modo di affrontare le crisi porta con sé novità anche in ambito procedurale, soprattutto grazie all’introduzione di alcuni strumenti che rappresentano forse la novità più interessante del Codice stesso, gli strumenti d’allerta, costruiti appositamente per garantire una tempestiva individuazione della crisi. Tra tutte le novità introdotte risulta ricorrente la necessità di intervento del professionista in diretta applicazione di disposizioni del nuovo Codice. Ma oltre ai nuovi ruoli espressamente previsti, la figura del professionista, e nello specifico del Dottore Commercialista, potrà intervenire in diversi scenari che si genereranno grazie all'esistenza del Codice stesso, che permetterà lo svilupparsi di sempre più opportunità per questa figura anche nell'ambito della gestione aziendale. Il presente elaborato, dopo un analisi del Codice e un'applicazione pratica degli strumenti d'allerta a casi reali, si concentra proprio sulle nuove opportunità professionali per la figura del Dottore Commercialista.
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