Riassunto analitico
ABSTRACT
La tesi è il frutto di una ricerca svolta in questi mesi insieme a docenti e studenti delle scuole superiori modenesi. La tesi è articolata in sei capitoli. Nei primi 4 capitoli, si analizza la storia coloniale italiana, gli studi etno-antropologici e il razzismo nei confronti degli africani. Il colonialismo italiano è una delle pagine più nascoste della storia italiana e la memoria coloniale italiana è tema storiografico poco dibattuto. Il colonialismo italiano veniva considerato meno violento, meno razzista rispetto a quello delle grandi potenze. È diventato un tema studiato da qualche anno, il merito dell’inizio di una nuova chiave di lettura del colonialismo va allo storico Angelo Del Boca. Lo storico, insieme da altri studiosi come Giorgio Rochat, Nicola Labanca, Valeria Deplano, Alessandro Pes, Barbara Sòrgoni, Barbara Spadaro, hanno iniziato a mettere in luce alcuni eventi e pratiche coloniali. Gli studiosi hanno dimostrato che il colonialismo italiano non è meno violento o meno razzista rispetto a tutti i colonialismi europei. Gli ultimi due capitoli si concentrano sulla ricerca svolta con i docenti e gli studenti, attraverso delle interviste, nel capitolo dedicato ai docenti, si cerca di analizzare se viene insegnata la storia coloniale nelle scuole superiori modenesi e in che modo. Sono stati intervistati docenti di diverse scuole di Modena e provincia, istituti di tutte le categorie: professionali, licei e tecnici. La storia coloniale è la grande assente, nei manuali le viene dedicato poco spazio. Non si parla quasi mai delle violenze, dell’uso dei gas, violenza di genere. Molti dei docenti intervistati, hanno però tematizzato alcuni argomenti e sono stati approfonditi in classe usando materiale oltre all’uso del libro di testo. Il sesto capitolo invece è sulla memoria coloniale nelle nuove generazioni, le interviste sono state fatte con studenti degli istituti professionali, licei e tecnici di Modena. Alcuni studenti sono figli di immigrati e con loro si è parlato, quando è stato possibile, della storia coloniale dei loro paesi di origini. L'obiettivo era quello di analizzare com’è la memoria coloniale nelle nuove generazioni, come percepiscono la storia coloniale e alcune tematiche legate ad essa come la violenza sulle popolazioni colonizzate, violenza sulle donne nelle colonie, il razzismo. La storia coloniale è stata trasmessa dalla scuola oppure dalla famiglia? In che modo? Gli studenti figli di genitori immigrati, si sentono far parte di tutte e due le patrie, hanno raccontato la storia coloniale dei paesi di origini, cosa si ricordano, come la percepiscono, quali sono i residui del colonialismo su questi paesi. Raccontando la loro memoria, gli studenti vivono sulla propria pelle l’eredità razzista del passato, simile a quella vissuta dai loro antenati. Sentono l’importanza di studiare la storia coloniale dei paesi di origini per conoscere quello che hanno dovuto subire i loro avi e perché credono che studiando il passato si possono evitare di rifare gli errori del passato. Anche gli studenti figli di genitori italiani hanno condiviso le loro memorie, fotografie risalenti dall’epoca coloniale. Anche loro sono sensibili a questo tema e credono nella sua importanza di conoscere il passato e affrontare alcuni temi nelle scuole per evitare di ricadere in errori fatti in passato, e che continuano a persistere nel mondo.
|
Abstract
The thesis is the result of research carried out in recent months together with teachers and high school students from Modena. The thesis is divided into six chapters. The first 4 chapters analyze Italian colonial history, ethno-anthropological studies and racism towards Africans. Italian colonialism is one of the most hidden pages of Italian history and Italian colonial memory is a little debated historiographic theme. Italian colonialism was considered less violent, less racist than that of the great powers. It has become a theme studied since a few years, the merit of the beginning of a new interpretation of colonialism goes to the historian Angelo Del Boca. The historian, together with other scholars such as Giorgio Rochat, Nicola Labanca, Valeria Deplano, Alessandro Pes, Barbara Sòrgoni, Barbara Spadaro, began to highlight some colonial events and practices. The scholars have shown that Italian colonialism is no less violent or less racist than all European colonialism. The last two chapters focus on the research carried out with teachers and students, through interviews, in the chapter dedicated to teachers, we try to analyze if colonial history is taught in high schools in Modena and how. Teachers from different schools in Modena and province, institutes of all categories: professional, high schools and technical schools were interviewed. Colonial history is the great absent, little space is dedicated to it in the manuals. There is almost no mention of violenc
e, the use of gas, gender violence. Many of the teachers interviewed, however, have addressed some topics and have been deepened in the classroom using material in addition to the use of the textbook. The sixth chapter is about colonial memory in the new generations, the interviews were made with students from professional institutes, high schools and technicians of Modena. Some students are children of immigrants and with them we talked, when possible, about the colonial history of their countries of origin. The aim was to analyze what colonial memory is like in the new generations, how they perceive colonial history and some issues related to it such as violence on colonized populations, violence against women in colonies, racism. Was colonial history transmitted by the school or by the family? In what way? The students, children of immigrant parents, feel they are part of both homelands, have told the colonial history of the countries of origin, what they remember, how they perceive it, what are the remnants of colonialism on these countries. By telling their memory, the students live on their own skin the racist legacy of the past, similar to that lived by their ancestors. They feel the importance of studying the colonial history of the countries of origin in order to know what their ancestors had to endure and because they believe that by studying the past they can avoid redoing the mistakes of the past. Even students who are children of Italian parents have shared their memories, photographs dating back to colonial times. They too are sensitive to this theme and believe in its importance to know the past and address some issues in schools to avoid making mistakes made in the past, and which continue to persist in the world.
|