Riassunto analitico
In una società in cui si dà molto valore alla Green Economy acquisisce sempre più importanza tutto ciò che riguarda la tutela dell'ambiente, la sostenibilità ambientale e la diminuzione degli sprechi alimentari. Nasce così l'esigenza di gestire al meglio le risorse naturali, di ottimizzare le produzioni e di riciclare tutto ciò che può avere una seconda vita. In particolare, questo modello economico punta a ridurre l'inquinamento e ad aumentare l’efficienza energetica e delle risorse e a conservare l'ecosistema ponendo, quindi, l'attenzione all'impatto che hanno le azioni umane sull'ambiente. L'ecosistema non è in grado di assorbire tutti gli scarti dell'impatto antropico ed, essendo le risorse limitate, l'obiettivo dei sistemi economici non può più essere quello della crescita illimitata. Ciò significa che è fondamentale intraprendere un percorso di sostenibilità che si basa sull' assicurare il rispetto e il corretto utilizzo delle risorse disponibili nel pianeta. Lo scopo di questa tesi è la caratterizzazione microbiologica e chimico-fisica di due matrici di scarto agroindustriale nello specifico polpa di barbabietola da zucchero e buccia di cipolla al fine di individuare se la loro valorizzazione oltre che essere positiva per l'ambiente possa anche generare un ritorno economico per la filiera produttiva. La barbabietola da zucchero, oltre ad essere una delle fonti primarie di saccarosio, è una delle materie prime più utilizzate in diverse produzioni alimentari; i suoi scarti invece, composti dalla polpa, sono stati finora utilizzati per la produzione di mangimi, di biogas o, come capita spesso, sono svuotati nelle discariche. L'utilizzo della polpa di barbabietola da zucchero può essere invece migliorato per la produzione di prodotti a base biologica altamente vantaggiosi e sostenibili. I principali sottoprodotti della cipolla, invece, sono rappresentati dalla buccia, dalle foglie esterne e dai ritagli superiori e inferiori del bulbo. Tutti questi scarti possono essere utilizzati come fonte naturale di antiossidanti, poiché la cipolla è ricca in quercetina e altri flavonoidi, e per la fortificazione di alimenti anche in base alle eventuali molecole bioattive presenti al loro interno. Con questo studio è stato possibile confermare che le bucce di cipolla, al contrario della polpa di barbabietola da zucchero, hanno un contenuto in polifenoli e pectine molto elevato, per cui sarebbe possibile valorizzarle impiegandole in determinate formulazioni di prodotti alimentari.
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