Riassunto analitico
ABSTRACT L’istituto della certificazione dei contratti di lavoro inizialmente pensato da Marco Biagi nel libro Bianco come strumento di rimodulazione e articolazione di tutele oltre che di qualificazione con finalità deflattiva del contenzioso viene introdotto nel nostro ordinamento dall’art 5 della legge 30/2003 (legge delega al governo in materia di occupazione e mercato del lavoro). Qui appare chiaro che le due “anime” del meccanismo di certificazione pensate da Marco Biagi sono destinate ad essere disgiunte in quanto i principi e i criteri cui il legislatore delegato deve uniformarsi nel dettare disposizioni in materia di certificazione sono funzionali alla delineazione di un meccanismo che ha il solo “fine di ridurre il contenzioso in materia di qualificazione dei rapporti di lavoro”. In questo lavoro, l’istituto della certificazione viene analizzato alla luce del decreto legislativo 276/2003 (decreto attuativo della legge 30/2003) con particolare riferimento alla finalità dell’istituto, ai soggetti abilitati alla certificazione e agli effetti della stessa. Vengono inoltre descritti i provvedimenti legislativi che nel corso degli anni hanno rafforzato l’istituto della certificazione. In seguito viene poi esaminata la legittimità di una qualificazione “certificata” alla luce degli articoli 24 e 102 della Costituzione e indagata la natura giuridica della certificazione considerata dalla quasi totalità degli Autori natura di atto giuridico. Nel proseguo del lavoro, viene fatta una panoramica della certificazione come modello di regolazione, in particolare come modello di enforced self regulation e come strumento di equità e trasparenza. Inoltre viene illustrato come la certificazione dei contratti di lavoro oltre ad essere certamente un istituto giuridico finalizzato alla prevenzione dei conflitti tra le parti contrattuali, sia anche uno strumento organizzativo e come l’organizzazione aziendale possa a sua volta essere influenzata e possa subire adattamenti dai rapporti di lavoro che concretamente la caratterizzano. In seguito dopo aver approfondito il meccanismo di funzionamento delle commissioni di certificazione, viene analizzato il tema della tutela giurisdizionale, con la trattazione delle singole forme di impugnazione praticabili nei confronti della certificazione stessa. Infine, a conclusione del lavoro, sono parse meritevoli di un approfondimento le tre particolari forme di certificazione relative alle rinunzie e alle transazioni, agli appalti e ai regolamenti di cooperativa che vengono trattate in paragrafi dedicati.
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