Riassunto analitico
Il presente lavoro tratta dell’impatto delle politiche protezionistiche implementate dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump sull’economia italiana. Nel primo capitolo verranno presentati i due principali approcci politici alle dinamiche del commercio internazionale. Da una parte il liberismo economico, giustificato sulla base dei guadagni derivanti dal libero commercio internazionale, ovvero sfruttamento dei vantaggi comparati, economie di scala e spillovers di competenze tra paesi partner, così come ci insegna la teoria economica. Dall’altra, invece, il protezionismo, secondo il quale il commercio internazionale e la competizione internazionale, in particolare, minano l’industria e l’economia domestica e pertanto l’importazione di beni o servizi stranieri vanno limitati per mezzo di barriere al commercio, siano esse tariffarie o non tariffarie. Particolare attenzione verrà data all’Organizzazione Mondiale del Commercio (il WTO), organizzazione internazionale che si occupa di supervisionare e mediare gli accordi commerciali tra i paesi membri, al fine di evitare il verificarsi di guerre commerciali. Nel secondo capitolo verrà analizzata la politica commerciale degli Stati Uniti durante l’amministrazione di Donald Trump. Alla base dell’approccio al commercio del Presidente vi è la convinzione che il deficit USA nella bilancia commerciale dei beni (con la Cina, in particolare) sia un male da combattere e altresì che gli accordi commerciali che le amministrazioni precedenti hanno stipulato con i paesi partner vadano a svantaggio dell’industria manufatturiera americana. Tali convinzioni portano Trump ad intraprendere una vera e propria guerra commerciale con i maggiori partner commerciali degli Stati Uniti (Cina ed Unione Europea primi tra tutti), a suon di dazi all’importazione, che porteranno gli altri paesi ad adottare contromisure dello stesso tipo, generando così un clima di tensione commerciale globale. Nel terzo e ultimo capitolo verrà analizzato, nello specifico, l’impatto che tale svolta protezionistica americana ha avuto sull’economia dell’Italia, prendendo in esame i rapporti tra Stati Uniti ed Unione Europea (di cui l’Italia fa parte), e nello specifico tra Stati Uniti e Italia, da sempre partner commerciali molto stretti.
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Abstract
This work deals with the impact of the protectionist policies of the US President Donald Trump on the Italian economy. In the first chapter the two main approaches to international trade will be presented. On the one hand, the economic liberalism, justified on the basis of gains from international trade, i.e. exploitation of comparative advantages, economies of scale and spillovers of knowledge between commercial partners, as explained by the economic theory. On the other hand, the protectionism, according to which international trade and international competition undermine domestic industry and economy. Therefore, import of foreign goods or service should be limited through tariff or non-tariff barriers to trade. Particular attention will be given to the World Trade Organization (WTO), an international organization that oversees and mediates trade agreements between member countries, aiming at preventing trade wars between countries. In the second chapter, the US trade policy during the Trump administration will be analyzed. Behind the President's approach to trade is the belief that the US deficit in the balance of trade in goods (with China in particular) is damaging US and also that the trade agreements that previous administrations have concluded with other countries do not benefit American workers. For this reason, Trump engages in a real trade war with the major partner countries of the United States (China and the European Union, in particular), imposing several rounds of import duties. This will lead other countries to adopt retaliatory measures, thus generating a climate of global trade tension. Finally, the third chapter deals with the impact that this American protectionist turn of events has had on the Italian economy, looking at relations between the United States and the European Union (of which Italy is a member), and specifically between the United States and Italy, which have always been very close trading partners.
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