Riassunto analitico
Il lavoro di tesi tratta un approccio per gestire l’ottimizzazione e il monitoraggio dei fornitori all’interno di una catena di approvvigionamento. Si suddivide in tre punti incentrati nell’implementazione di strumenti chiave per affrontare questa sfida. Il primo punto prevede la definizione di uno strumento oggettivo per determinare quali fornitori sottoporre all’audit attraverso un sistema di valutazione del rischio per la sicurezza alimentare del fornitore stesso. Il fine è ottimizzare la gestione delle risorse limitate per massimizzare l’efficacia del monitoraggio senza sprechi, concentrando l’attenzione sugli aspetti critici della catena di approvvigionamento. Questa fase coinvolge l’individuazione degli aspetti con i quali poter classificare in maniera oggettiva i fornitori in funzione del rischio valutando oltre sì i fattori che possono influenzare negativamente le prestazioni, la qualità o la continuità delle forniture. Il risultato di questo strumento ci consente di stabilire un piano di audit con il quale l’organizzazione può concentrare le risorse sul controllo dei fornitori strategici o più rischiosi. Una volta determinato lo strumento per la definizione del piano degli audit fornitori, ci siamo focalizzati sulla costruzione di una checklist personalizzata, orientata agli aspetti operativi di interesse per la qualità e sicurezza alimentare. Nella stesura di questo strumento sono stati utilizzati diversi standard di sicurezza alimentare e qualità (BRC, IFS, FSSC, ISO 9001) andando a estrarre i punti operativi di interesse aziendale, trascurando le parti più formali e gestionali degli standard stessi. Altra caratteristica importante di questo strumento è il carattere oggettivo nel sistema di valutazione finale. La checklist è composta in 7 parti, ognuna a sua volta costituita da diverse domande che vanno a indagare in maniera approfondita molti aspetti di interessa per la qualità e sicurezza alimentare; Ad ogni domanda è stato associato un punteggio. La valutazione del fornitore si determina tramite somma ponderata delle diverse parti della checklist ottenendo un risultato finale numerico in centesimi, di facile confronto e più oggettivo rispetto ad un esito di audit espresso tramite giudizio. Sono state create diverse checklist personalizzate a seconda del tipo di attività che si va a monitorare. La terza ed ultima parte del lavoro di tesi ha riguardato l’integrazione dell’esito dello strumento di audit nel sistema di valutazione finale del fornitore. Operativamente è stata verificata in campo l’efficacia del lavoro svolto: pertanto sono state svolte attività di audit presso i fornitori dell’azienda in cui ho svolto il percorso di tesi con la vecchia checklist in dotazione all’azienda e successivamente, dopo la creazione dello strumento, con la nuova versione andandone a valutarne l’efficacia e l’utilità.
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