Riassunto analitico
Il presente lavoro di tesi nasce con l’obiettivo di formulare un impasto caratterizzato da una temperatura di cottura inferiore rispetto al grès porcellanato tradizionale (1200-1220 °C), ma che presenti le proprietà tecniche di quest’ultimo, nell’ottica di diminuire i consumi energetici e le emissioni di CO2 associati al trattamento termico. La ricerca ha previsto anche l’utilizzo di vetri di recupero, al fine di incentivare ulteriormente la sostenibilità del processo. Il progetto è stato articolato in cinque fasi: caratterizzazione tecnologica (ritiro lineare, assorbimento d’acqua, colorimetria, piroplasticità e modulo di rottura a flessione) di impasti prodotti attualmente dalle industrie ceramiche del territorio e caratterizzazione di un impasto di nuova formulazione che ha rappresentato la base per le fasi successive; aggiunta di fritte fondenti all’impasto base per diminuirne la temperatura di cottura, con caratterizzazione tecnologica e caratterizzazione analitica (XRF, XRPD, DSC, MR, SEM/EDS); addizione di vetri di recupero all’impasto base con valutazione del loro potere fondente; sviluppo di formulazioni contenenti fritte e vetri di recupero, con selezione dell’impasto migliore che cuoce a 1130°C; infine, discussione dei risultati analitici per indagare le cause alla base della deformazione piroplastica. Lo studio è stato condotto nell’ambito di una convenzione di ricerca tra il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche e il gruppo Esmalglass S.p.A.
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