Riassunto analitico
Il presente elaborato verte sull’approfondimento delle condotte patologiche poste in essere dal datore di lavoro privato nei confronti dei propri dipendenti oppure, sempre in danno a questi ultimi, da parte dei colleghi o dei superiori. In un contesto come quello attuale, nel quale il diritto del lavoro risulta acquisire sempre più rilevanza, diventa ancora più importante conoscere ed approfondire le diverse di tipologia di tutela che i lavoratori hanno a loro disposizione per far fronte a quelle situazioni di disagio lavorativo tali per cui diventa impossibile la prosecuzione del rapporto di lavoro. In un’ottica diversa rispetto alla classica trattazione a difesa dei lavoratori subordinati ritenuti le parti deboli del rapporto, ci si vuole soffermare sulle condotte patologiche perpetrate dai datori di lavoro nei confronti dei diversi prestatori di lavoro subordinato. Partendo proprio dal mancato rispetto degli obblighi datoriali imposti dalla legge e dalla esplicazione di queste condotte, si vuole andare ad evidenziare come i prestatori di lavoro subordinato subiscano dei danni proprio a causa del loro dipendere da un soggetto gerarchicamente superiore. Da un prima analisi di tutte le condotte, seguita da un approfondimento più dettagliato in tema di violenze psicologiche e demansionamento, si evidenziano tutte le diverse posizioni di svantaggio. Identificati i danni che le condotte patologiche datoriali creano nei confronti dei prestatori di lavoro, vengono presi in esame i diversi strumenti di tutela messi a loro disposizione. Strumenti che la giurisprudenza ritiene adeguati al fine di aiutare, simultaneamente, il lavoratore a richiedere la cessazione della condotta patologica ed il risarcimento dei danni.
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