Riassunto analitico
Nelle ultime decadi, i recenti sviluppi in ambito tecnologico si sono riflessi nel numero crescente di brevetti concessi in tutti i settori tecnici. Tuttavia, le loro origini sono molto più antiche, risalendo al XV secolo in Italia con le invenzioni di Filippo Brunelleschi e al primo statuto dei brevetti promulgato dalla Repubblica di Venezia. In seguito, altre regioni del mondo hanno sentito l’esigenza di proteggere le idee, dando agli inventori il dovuto riconoscimento: ciò ha portato, nei secoli più recenti, all’adozione di convenzioni e trattati internazionali volti alla tutela dei Diritti di Proprietà Intellettuale. Il presente studio considera i brevetti sotto ogni aspetto, a partire dalla loro struttura e funzione, fino alle procedure disponibili per il loro deposito in Europa. Il modello di analisi del testo di partenza, sviluppato dalla famosa studiosa nel campo della traduzione Christiane Nord, viene poi applicato al brevetto EP 3 046 737 B1; in seguito all'esame dei fattori extratestuali ed intratestuali del testo di partenza (TP) nella lingua di partenza (LP), l'attenzione è rivolta al relativo testo di arrivo (TA) nella lingua di arrivo (LA), evidenziando i problemi incontrati durante il processo di traduzione sulla base della classificazione elaborata da Nord. Infine, viene discusso il ruolo dei revisori nella traduzione, in quanto il loro operato è fondamentale per consegnare un lavoro di alta qualità ai clienti. Inoltre, vengono analizzate e spiegate le correzioni apportate da un revisore al brevetto in questione. L'obiettivo finale di questo lavoro è quello di verificare se l'intuizione di Christiane Nord di creare un modello di analisi applicabile universalmente a tutti i tipi di testo sia corretta: i brevetti sono raramente studiati dal punto di vista linguistico e la letteratura esistente è scarsa. Di conseguenza, la presente verifica viene effettuata per offrire una nuova prospettiva sull'argomento. In conclusione, si è riusciti a dimostrare che il modello di Nord si adatta anche alle specifiche dei brevetti.
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Abstract
Recent developments of technologies in the last decades have been mirrored in the crescent number of patents granted in all technical fields. Nonetheless, their origins are far more ancient, going back to the 15th century in Italy with Filippo Brunelleschi’s inventions and to the first ever patent statute promulgated by the Republic of Venice. Later, other regions worldwide felt the need to protect ideas, giving inventors their due: in more modern centuries, this led to the enactment of international conventions and treaties aimed at the safeguarding of Intellectual Property Rights. The present study considers patents in all their aspects, from their structure and function to the procedures available for their filing in Europe. The model of source-text analysis, developed by the famous translation scholar Christiane Nord, is then applied to patent EP 3 046 737 B1; following the examination of both extratextual and intratextual factors of the source text (ST) in the source language (SL), attention is devoted to the resulting target text (TT) in the target language (TL), shedding light on problems encountered during the translation process on the basis of Nord’s classification. Ultimately, the role of revisers in translation is discussed, in that their activity is vital in order to deliver a high-quality work to clients. Besides, corrections made by a reviser to the patent at hand are analysed and explained. The final goal of this work is to verify whether Christiane Nord’s intuition of creating a model of analysis applicable universally to all text types is correct: patents are rarely analysed from a linguistic point of view, and few literature exists. As a result, the present examination is carried out to provide a new perspective on the topic. Conclusively, evidence that Nord’s model also fits patent specifications is successfully brought about.
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