Riassunto analitico
La neuroinfiammazione è la normale risposta immunitaria a stimoli patogenici o a danni tissutali che ha come primo scopo quello di proteggere il Sistema Nervoso Centrale (SNC) e di riparare la zona interessata dal danno. Inizialmente questa ha un carattere protettivo, in quanto mira a ripristinare l’alterazione, se invece il danno persiste, si innescano dei meccanismi, come il rilascio continuo di sostanze pro-infiammatorie, che portano all’alterazione dell’equilibrio neuronale con danni permanenti. Un esempio di malattia neuroinfiammatoria è il Morbo di Parkinson, patologia che coinvolge il 3% della popolazione over 75. L’accumulo di filamenti di α-Sinucleina a livello intraneuronale e la conseguente degenerazione della via dopaminergica sono i caratteri distintivi della malattia. Proprio a causa di questi accumuli di α-Sin, si assiste all’infiammazione dei neuroni coinvolti e in particolar modo si osserva l’attivazione della microglia, che rappresenta la prima linea di difesa del SNC. Nel corso degli anni, sono state identificate numerose sostanze in grado di contrastare e mitigare i danni provocati dalla neuroinfiammazione. Tra queste, spicca l’olio di lino, una fonte ricca di acido α-linolenico, noto per le sue comprovate proprietà antinfiammatorie. Oltre a tali benefici, l’olio di lino possiede effetti protettivi sul sistema cardiocircolatorio e si è dimostrato utile nel supporto di condizioni come artrite, diabete e osteoporosi. Inoltre, studi recenti ne evidenziano il potenziale antiproliferativo contro le cellule tumorali. In letteratura è riportato che nei processi neuro-infiammatori/degenerativi si ha un aumento di una proteina recettoriale mitocondriale, chiamata proteina traslocatrice a 18kDa (TSPO). IL TSPO è localizzato sulla membrana esterna del mitocondrio, la cui funzione principale è il trasporto del colesterolo all’interno del mitocondrio, unitamente a diverse altre funzioni che interessano il metabolismo ed il mantenimento omeostatico cellulare. In condizione patologiche, invece, il TSPO diventa promotore di processi pro-infiammatori che hanno come risultato un’intensificazione dell’infiammazione già esistente. Dal momento che in questa situazione si registra un aumento dell’espressione del TSPO, ciò ha reso possibile l’utilizzo di questa proteina sia come biomarker diagnostico sia come target terapeutico. L’oggetto di questa tesi è stato lo studio della possibile variazione dell’espressione del TSPO in seguito all’esposizione di olio di lino in parallelo alla determinazione dell’eventuale protezione dell’olio verso la tossicità indotta da rotenone su cellule SHSY5Y. Le cellule di neuroblastoma umano SH-SY5Y, rappresentano un modello consolidato nella ricerca in vitro per lo studio della neurotossicità, in quanto esprimono recettori dopaminergici e mantengono caratteristiche proprie dei neuroni. Nei nostri saggi sperimentali, le SHSY5Y sono state pre-esposte con olio di lino e co-esposte con olio e rotenone a differenti tempistiche e successivamente è stata determinata sia la vitalità cellulare sia l’espressione del TSPO. L’espressione della proteina è stata caratterizzata grazie alla tecnica del western-blot. I dati ottenuti hanno mostrato un effetto del protettivo dell’olio di lino nei confronti del danno indotto da rotenone ed inoltre hanno altresì evidenziato una modulazione dell’espressione della proteina recettoriale TSPO a tutti i tempi testati.
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