Riassunto analitico
Questo progetto di ricerca esplora i cambiamenti, le dinamiche e gli effetti conseguenti la digitalizzazione delle politiche di welfare, in particolare in ambito sanitario. L’indagine si è focalizzata sulla telemedicina e sul monitoraggio remoto dei dispositivi cardiaci, con l’obiettivo di comprendere se e come il progresso tecnologico – al di là della retorica 4.0 - abbia influenzato le percezioni e le interazioni dei diversi attori coinvolti nella gestione delle malattie cardiache croniche, con specifica attenzione alle dimensioni di benessere delle persone impiantate. In primo luogo, attraverso una revisione della letteratura accademica, si è dato conto dell’accelerazione che la pandemia ha impresso all’impiego della telemedicina con particolare attenzione all’impatto che questo ha avuto sulla relazione medico-paziente. Infine, un affondo è stato dedicato al concetto di benessere nella sua forma multidimensionale. La definizione della cornice teorica ha guidato la parte empirica, in particolare la costruzione degli strumenti di indagine qualitativa e la successiva analisi dei dati raccolti. La ricerca sul campo, cominciata a luglio 2024 attraverso un primo incontro esplorativo con testimoni privilegiati, ha portato alla realizzazione di 26 interviste condotte attraverso due tracce semi-strutturate: una rivolta a testimoni privilegiati, l’altra a pazienti e caregiver. Le interviste sono state tutte registrate e successivamente trascritte; l’analisi del materiale testuale è stata condotta usando l’approccio della Thematic Analysis. Il primo livello di analisi ha restituito sei dimensioni ricorrenti, consolidando e integrando quanto già emerso dalla revisione della letteratura. Tali dimensioni sono: l’evoluzione della relazione medico-paziente, il grado di empowerment dei pazienti nei confronti dei dispositivi e delle patologie, le dinamiche psicologiche vissute da pazienti e caregiver, le difficoltà fisiche affrontate dai pazienti, l’impatto dei dispositivi cardiaci durante la pandemia; l’impatto delle caratteristiche socio-anagrafiche delle persone impiantate in relazione al binomio patologia/device cardiaco. Questo primo processo di categorizzazione ha portato al successivo sviluppo di schemi interpretativi, attraverso una successiva analisi tematica che è andata più in profondità entro ciascuna delle sei dimensioni. La telemedicina e il monitoraggio remoto hanno un impatto positivo sul benessere psicologico, sociale ed economico di pazienti e caregiver, facilitando al contempo l’efficienza e la tempestività degli interventi da parte degli operatori sanitari. Sebbene i risultati della ricerca confermano il valore e i benefici apportati dalle nuove tecnologie, fanno emergere anche una profonda ridefinizione della relazione medico-paziente: se, da una parte, per alcune persone il contatto umano continua a rappresentare un elemento fondante del percorso di cura, per altre appare ottimale una “vicinanza mediata” dai dispositivi digitali. In tutti i casi, si rivela fondamentale l’empowerment dei pazienti in riferimento all’utilizzo dei dispositivi digitali, che tuttavia richiede un “trasferimento intellettuale” di competenze, dalle strutture sanitarie ai pazienti stessi, mettendo talvolta in secondo piano la conoscenza diretta della propria patologia, soprattutto quando l’impianto è preventivo (e dunque la persona non ha esperienza diretta della patologia cardiaca). Quanto questa nuova autonomia apporti benefici duraturi nella gestione delle condizioni cliniche croniche (anche in assenza di esperienze dirette di episodi patologici), rappresenta uno degli interrogativi a cui approda il lavoro di ricerca, aprendo dunque spazio ad ulteriori studi.
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