Riassunto analitico
I fenomeni franosi sono estremamente diffusi in tutto il territorio italiano, a causa delle sue caratteristiche geologiche e climatiche. L’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (Progetto IFFI) censisce ben 80.000 corpi di frana in Emilia-Romagna, una delle regioni a maggior franosità. Gli eventi pluviometrici che hanno colpito la Regione Emilia-Romagna nel mese di maggio 2023, hanno determinato l’innesco di innumerevoli ulteriori fenomeni franosi di varia tipologia. Questo lavoro di tesi ha previsto l’inventario e l’analisi dei fenomeni franosi avvenuti nel Maggio 2023 in comune di Civitella di Romagna (Appennino Romagnolo), uno dei maggiormente colpiti da frane. I risultati principali di questa ricerca sono stati quelli di: • Analizzare le precipitazioni cumulate nel periodo d’interesse grazie ai dati raccolti dai pluviometri nel Comune di Civitella di Romagna. • Censire oltre 5400 fenomeni franosi nel comune di Civitella di Romagna grazie ad immagini aeree e satellitari, creando una mappatura georiferita tramite il software QGis dei perimetri di frana e dei punti di presunto innesco degli stessi. • Condurre una analisi morfometrica e di distribuzione di tali frane, anche rispetto il censimento IFFI precedente (evidenziando come solo in piccola parte si sia trattato di riattivazioni di frane pre-esistenti), analizzare i rapporti frane-litologia (mostrando come il controllo geologico sia prevalente) e quantificando gli impatti delle frane censite su strade ed edifici. • Analizzare le caratteristiche di alcune frane di scivolamento traslativo innescatesi all’interno del comune, partendo da sopralluoghi e rilievi aerofotogrammetrici con drone e calcolo DSM/DTM, redazione di cartografia di dettaglio dei corpi di frana e sezioni rappresentative che consentono di analizzare i cinematismi di evoluzione a scala di versante. Inoltre, il campionamento e l’analisi di laboratorio di interstrati pelitici, ha consentito la determinazione dei valori caratteristici di resistenza degli strati su cui è avvenuto lo scivolamento, e lo sviluppo di back analysis al pendio infinito di una delle frane selezionate, per ricostruire le condizioni idrogeologiche all’innesco. In conclusione, la ricerca ha portato ad un significativo avanzamento delle conoscenze rispetto all’impatto avuto dall’evento del maggio 2023 sul territorio regionale, e pone la base per successive riflessioni su quelle che potranno essere le necessarie modifiche ai paradigmi di pianificazione territoriale finalizzati alla prevenzione del rischio da frana.
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