Riassunto analitico
Nel considerare un fenomeno aziendale, talvolta si è portati ad analizzare e valutare attentamente soltanto le caratteristiche e gli elementi posti maggiormente in superficie e in risalto. Ciò non significa effettuare una valutazione superficiale e leggera, bensì soffermarsi semplicemente negli aspetti che sono più facilmente raggiungibili dall’occhio e dalla mente umana. Tuttavia spostare il centro dell’attenzione su come l’azienda è internamente ed esternamente organizzata (relazioni tra soggetti presenti nella stessa e con l’ambiente esterno), su come sono ripartite le responsabilità e i compiti lavorativi, su come è composta la gerarchia interna, sulle qualifiche dei soggetti che la compongono, e via dicendo, è un qualcosa che permette di giungere a risultati e conclusioni che tengono conto delle complessità e peculiarità che costituiscono quel fenomeno aziendale.L’obbiettivo che ci si prefigge di realizzare con questa tesi è il medesimo appena sopra riportato: in altre parole, la volontà è di scorporare ed esaminare ogni singolo principio presente nella più complessa realtà aziendale. L’azienda esaminata è Luxottica. L’argomentazione è suddivisa in quattro capitoli. Nel primo capitolo viene fornita una descrizione dell’azienda agordina di Del Vecchio, con dapprima un piccolo riferimento alla vita dell’imprenditore; si tratta di un capitolo introduttivo. Nel narrare la storia dell’azienda vengono confrontati i mutamenti che la stessa subisce nel corso dei decenni: dagli anni ’60, periodo della sua costituzione, ai giorni d’oggi. Nel secondo capitolo l’attenzione è focalizzata sull’organizzazione che la stessa presenta internamente, con riferimento ai punti di forza e debolezza, nonché le variazioni apportate dal suo fondatore. In questo capitolo ci si sofferma inoltre nella figura dei lavoratori e degli aspetti ad essi legati. Nel terzo capitolo, è fornito al lettore un richiamo relativamente ai maggiori studiosi che hanno sviluppato teorie vere e proprie riguardanti l’organizzazione del lavoro dalla fine del Novecento agli ultimi decenni. L’integrazione verticale è una delle strategie aziendali più conosciute ed è stata molto diffusa tra le imprese soprattutto nel secolo scorso. Questa strategia si traduce nel presidio da parte dell’impresa di più fasi contigue nella filiera che va dalla produzione alla distribuzione di un prodotto. L’impresa quindi svolge internamente al suo perimetro le attività necessarie per produrre e/o distribuire il prodotto e si avvale solo in minima parte dell’aiuto degli agenti terzi presenti sul mercato. Per finire sono trattate figure di spicco quali Frederick Taylor, Elton Mayo, Raymond Miles, Chester Bernard e il modello giapponese di Taiichi Ohno. Infine nel quarto ed ultimo capitolo verranno ulteriormente approfonditi gli aspetti dell’analisi della fusione di EssilorLuxottica. In particolare, il capitolo, dopo una breve descrizione degli aspetti caratterizzanti la fusione nel caso specifico, si sofferma sulle conseguenze economiche, finanziarie e tributarie che la stessa può comportare per azionisti ed investitori attuali e potenziali.
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