Riassunto analitico
Il presente elaborato di tesi propone un’analisi delle misure adottate dall’Unione Europea al fine di incentivare il rilancio economico degli Stati Membri nel pieno rispetto delle politiche di contenimento delle emissioni di gas serra. La Pandemia da Covid-19 ha comportato un sostanziale sconvolgimento degli equilibri economici del mondo, come conseguenza dei diversi stop al settore produttivo imposti dalle misure restrittive mirate al contenimento dei contagi. In questo difficile contesto l’Europa ha cercato di reagire dando un impulso alla crescita e alla ripresa dell’economia rimanendo fedele agli obiettivi di transizione energetica delineati nel Green Deal Europeo. La Commissione Europea, riconoscendo la necessità di una tecnologia di transizione nel graduale passaggio dalle fonti tradizionali alle fonti rinnovabili, ha affidato al gas naturale il ruolo di combustibile ponte, confidando nelle ridotte emissioni di CO2 rispetto ad altri derivati di origine fossile e stringendo una solida partnership con la Federazione Russa relativamente alle importazioni di commodities energetiche. Tuttavia, l’aumento dei costi del comparto energetico, incoraggiato sia dalla ripresa post-pandemica che dall’invasione russa ai danni dell’Ucraina ha fatto emergere le criticità di una quasi totale dipendenza europea dalle fonti fossili russe. Il difficile contesto geo-politico, sommato alle sanzioni imposte all’invasore russo, pone oggi ostacoli concreti al processo di decarbonizzazione del territorio europeo. I 27 Stati Membri sono pertanto chiamati ad elaborare una strategia che garantisca loro la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nel tentativo di svincolarsi totalmente dalle forniture di gas naturale e petrolio russi. La priorità data all’individuazione di nuovi fornitori di gas e la riapertura di alcune centrali a carbone hanno sollevato non poche perplessità circa la congruenza di tali provvedimenti con gli obiettivi di riduzione delle emissioni. In un simile scenario l’Europa si trova ad affrontare la più ambiziosa delle sfide: conciliare il tema della sicurezza energetica con la necessità di contrastare la crisi climatica.
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Abstract
This thesis paper proposes an analysis of the measures adopted by the European Union in order to stimulate the economic revival of Member States in full compliance with policies to contain greenhouse gas emissions. The Covid-19 pandemic has led to a substantial disruption of the world's economic equilibrium, as a consequence of the various interruptions to the production sector imposed by the restrictive measures aimed at containing the contagion. In this difficult context, Europe has tried to react by boosting growth and economic recovery while remaining committed to the energy transition goals outlined in the European Green Deal. The European Commission, recognizing the need for a transition technology in the gradual conversion from traditional to renewable energy sources, has entrusted natural gas with the role of bridge fuel, relying on its reduced CO2 emissions compared to other fossil derivatives and forging a solid partnership with the Russian Federation on energy commodity imports.
Nevertheless, the rising costs of the energy sector, encouraged by both the post-pandemic recovery and the Russian invasion of Ukraine, have brought the criticality of an almost total European dependence on Russian fossil sources to the fore. The complex geo-political context, added to the sanctions imposed on the Russian invader, now poses concrete obstacles to the European decarbonization program. The 27 Member States are therefore called upon to devise a strategy to guarantee their security of energy supply in an attempt to free themselves completely from Russian natural gas and oil supplies. The priority given to the finding of new gas suppliers and the reopening of some coal-fired power plants have raised many questions about the coherence of these measures with emission reduction targets. In such a scenario, Europe faces the most ambitious challenge: combining energy security with the need to contrast the climate crisis.
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