Riassunto analitico
Il presente elaborato finale ha come oggetto dell’analisi la politica linguistica dell’Unione Europea, perfettamente definita dal suo motto “In varietate concordia” (Unita nella diversità). Infatti, l’UE ha ben 24 lingue riconosciute come ufficiali che hanno pari diritti e funzioni, almeno da un punto di vista formale. Questa caratteristica, che prende il nome di multilinguismo, non è però sempre rispettata appieno, dal momento che nei contesti lavorativi interni alle istituzioni europee si fa spesso uso di un massimo di tre lingue: inglese, francese e tedesco. In particolare, la lingua inglese è onnipresente nell’Unione, tanto da esserne considerata ufficiosamente la lingua franca e da aver portato gli studiosi ad ipotizzare l’esistenza di una sua varietà europea, nota come Euro-English. L’elaborato intende essere un contributo allo studio di questa varietà esaminandone l’uso da parte delle istituzioni e le sue caratteristiche tramite un’analisi linguistica e strutturale dei comunicati stampa pubblicati dalla Commissione Europea. Partendo da una visione d’insieme sull’evoluzione storica e sull’attuazione della politica linguistica in Europa, l’elaborato si soffermerà sulla scelta delle lingue impiegate dall’UE sia per la comunicazione esterna che per quella interna. Dopo aver chiarito gli aspetti di questo quadro generale, la tesi si concentrerà sulla lingua inglese e sull’importanza del ruolo che essa ricopre all’interno dell’Unione, tenendo in considerazione l’impatto che la Brexit sta avendo sulla politica linguistica europea e quindi ipotizzando possibili alternative future sulla sua attuazione. Infine, l’elaborato presenterà un’analisi linguistica di un corpus composto da 30 comunicati stampa emessi dalla Commissione Europea con il fine di analizzarne la struttura e i contenuti, in modo da esaminare il linguaggio utilizzato e verificare la presenza o meno di elementi riconducibili alla varietà europea della lingua inglese.
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Abstract
This dissertation aims at analysing the linguistic policy of the European Union, perfectly defined by its motto “In varietate concordia” (United in diversity). Indeed, the EU has 24 official tongues which share the same rights and functions – at least from a formal point of view. This characteristic – defined as multilingualism – is not always fully respected, since the communication internal to the European institutions is often realised in no more than three languages: English, French, and German. As a matter of fact, the English language is so pervasive in the European Union that it is informally considered as its lingua franca; indeed, it has led scholars to postulate the existence of a European variety of the tongue, known as Euro-English. This dissertation wishes to contribute to the analysis of this variety by examining both the employment by the institutions and its features by means of a structural and linguistic analysis of the press releases issued by the European Commission. Starting from an overview of the historical evolution and the application of the European linguistic policy, the thesis will pay particular attention to which languages are chosen for the communication internal and external to the EU. After clarifying the aspects of this outline, it will focus on the English language and the role it has in the Union; in particular, it will consider the impact that Brexit is having on the language policy and forecast possible future scenarios. Lastly, the dissertation will present a linguistic analysis of a corpus comprising 30 press releases published by the European Commission with the aim to analyse their structure and contents. The final goal of the analysis is to examine the language employed and to verify whether or not there are elements attributable to the European variety of the English language.
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