Riassunto analitico
Il modello economico lineare caratterizzato dalla produzione, dal consumo ed infine dalla dismissione al termine del ciclo di vita del prodotto ha evidenziato nel tempo alcuni limiti quali la scarsità delle risorse presenti sulla Terra e il costante degrado ambientale. Per salvaguardare il nostro pianeta è necessaria la transizione verso un nuovo modello economico circolare. L’economia circolare prevede il riutilizzo delle risorse già impiegate nei processi produttivi precedenti, in modo che queste possano diventare le materie prime per una nuova lavorazione, riducendo gli sprechi, le emissioni e il conseguente impatto sull’ambiente. Il processo ha il fine ultimo di rendere ciò che ad oggi viene considerato rifiuto un vantaggio economico, sociale ed ambientale. L’elaborato, dopo aver illustrato i limiti del sistema economico lineare e le ragioni che hanno inevitabilmente portato ad uno sviluppo sostenibile e alla circolarità, intende esporre in maniera dettagliata il nuovo modello economico circolare. Successivamente, lo studio si focalizza sul settore chimico, leader nella promozione allo sviluppo sostenibile andando ad effettuare una valutazione di un progetto circolare, sviluppato da Basf, multinazionale tedesca che opera nel settore chimico. Il progetto in questione è l’unità di cogenerazione in funzione dal 2016 nel sito produttivo di Pontecchio Marconi (BO) che ha garantito all’azienda l’autosufficienza energetica, a beneficio dell’ambiente, riducendo le emissioni annuali di CO2 di 5 mila tonnellate. Oltre a questo, il nuovo impianto permette la generazione di vapore, necessario al processo produttivo, ed infine la possibilità di smaltire un maggior quantitativo di residui di lavorazione. L’obiettivo finale di questa tesi è quello di dimostrare il beneficio sia a livello economico che ambientale portato all’azienda mediante lo sviluppo di un progetto circolare. Questo è stato possibile grazie al confronto di tre variabili: costo dell’energia elettrica e del metano acquistati esternamente, quantità totale di CO2 emessa rapportata ai volumi di produzione ed infine i kg di residui generati durante la lavorazione smaltiti all’interno dell’impianto. Tutte e tre le variabili sono state rapportate sulla base dei dati disponibili nel business plan del progetto, circa l’anno che precede l’installazione dell’impianto (2015) ed infine relativi alla situazione attuale (anno 2019).
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