Riassunto analitico
Gli oggetti di studio del presente lavoro sono l’analisi comparata di due traduzioni del romanzo Pride and Prejudice di Jane Austen e la storia della ricezione del testo. Le versioni prese in esame sono: Orgoglio e Prevenzione del 1932 di Giulio Caprin e Orgoglio e Pregiudizio di Barbara Placido, risalente al 2004. L’obiettivo della tesi è quello di confrontare le due versioni e i cambiamenti avvenuti in ambito traduttologico, attraverso un metodo preciso: lo studio della critica produttiva di Antoine Berman e la sua analitica della traduzione volta ad esaminare le “tendenze deformanti”, in modo da evidenziare quali strategie linguistiche sono state utilizzate dai traduttori. Il primo capitolo si occupa della ricezione di Jane Austen, in Italia e nel mondo, quindi tratta della sua fortuna in ambito letterario, televisivo e cinematografico. Il secondo capitolo è un repertorio delle traduzioni italiane di Pride and Prejudice e delle edizioni integrali dell’opera; sono presenti alcune note di traduttori e peculiarità inerenti al titolo del romanzo. Il terzo capitolo spiega la critica “produttiva” della traduzione di Berman. Vi sono accenni al lavoro del traduttore e all’analisi della traduzione. Il quarto capitolo, invece, si riferisce alla metodologia utilizzata, con riferimento all’analitica della traduzione di Berman e la descrizione delle tendenze deformanti che si possono riscontrare in una traduzione. Nel quinto capitolo viene introdotta la trama di Orgoglio e Pregiudizio, con un rimando al contesto storico. Vengono incluse le note dei traduttori Caprin e Placido riguardo l’opera. Il sesto capitolo, infine, illustra l’analisi comparata delle due traduzioni, tramite precisazioni inerenti a nomi propri, uso dei pronomi, impiego di termini desueti e soprattutto attraverso l’utilizzo della “griglia” delle deformazioni linguistiche utilizzate. Per offrire un quadro completo, si riportano alcuni esempi che chiariscono l’impiego delle tendenze deformanti, in modo da evidenziare le differenze tra le due traduzioni, sottolineando il diverso approccio dei traduttori al testo di partenza e le disparità riguardo le strategie linguistiche.
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Abstract
The objects of this paper are the comparative analysis of two translations of Jane Austen’s novel Pride and Prejudice and the story of the reception of the literary text. The examined versions are: Orgoglio e Prevenzione of 1932 by Giulio Caprin and Orgoglio e Pregiudizio of 2004 by Barbara Placido.
The aim of the thesis is to compare the two translations and the changes that have taken place in the translation field, through a specific method: the study of the productive criticism of Antoine Berman and his analytical translation aimed at examining the “deforming tendencies”, in order to highlight which linguistic strategies were used by translators.
The first chapter is based on the reception of Jane Austen, in Italy and throughout the world, therefore it focused on her fortune in the literary, television and cinematographic fields.
The second chapter is a repertoire of Italian translations of Pride and Prejudice and complete editions of the novel; there are some notes of translators and particularities about the title of the novel.
In the third chapter it has been analysed the “productive” criticism of Berman’s translation. It have been introduced the translator’s work and translation analysis.
Instead, the fourth chapter is about the methodology used, with reference to the analytical analysis of Berman’s translation and the description of the deforming tendencies that can be found in a translation.
The fifth chapter is focused on the storyline of Pride and Prejudice, with a mention to the historical context. The notes of the translators Caprin and Placido about the work are included.
Finally, the sixth chapter is based on the comparative analysis of the two translations, through clarifications related to proper names, use of pronouns, use of obsolete terms and above all through the use of the “table” of the linguistic deformations used.
To give a complete picture of the work, some examples are given to clarify the use of deforming tendencies, in order to highlight the differences between the two translations, emphasizing the different approaches of translators to the original text and the disparities about linguistic strategies.
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