Riassunto analitico
Nell’ottica di un modello di economia circolare e, quindi, di un riutilizzo di materie prime seconde (SRM), si rendono sempre più necessarie ricerche focalizzate alla caratterizzazione e recupero di scarti, volte ad un loro ulteriore impiego nella catena produttiva. In linea con questo punto di vista, campioni di scarti di cava, più precisamente residui di lavaggio provenienti da due differenti impianti della cava CABE S.r.l. in Comune di Borghi (FC), sono stati sottoposti ad analisi mineralogiche, termiche, chimiche e geotecniche al fine di ottenerne una dettagliata caratterizzazione. Gli scarti in esame, derivanti dal processo di chiarificazione delle acque reflue di cava, sono contrassegnati da una percentuale molto alta (circa il 70 %) di CaCO3. I residui di cava così caratterizzati, sono stati inseriti, in percentuali differenti (4% e 8%) in quattro impasti, con lo scopo di ottenere prodotti ceramici classificabili come grès porcellanato, secondo le norme vigenti UNI-ISO 10545. Sono stati realizzati cinque differenti impasti: il benchmark (con materie prime in percentuali standard, tipiche del grès porcellanato), caratterizzato dalla presenza di alcune materie prime locali; due impasti contenenti il 4% e l’8 % di scarto, aggiunti senza effettuare alcun bilanciamento chimico, due impasti contenenti il 4% e l’8 % di scarto, la cui aggiunta è stata bilanciata chimicamente dosando le altre materie prime. Il ciclo produttivo industriale è stato simulato a scala di laboratorio, e prodotti finiti e semilavorati sono stati caratterizzati (dei materiali semilavorati come la barbottina, dei provini in verde e dei provini in secco) con lo scopo di capire se i risultati ottenuti fossero in linea con i valori standard industriali. Ciò che è risultato da tale lavoro è che l’impasto bilanciato al 4% rispetta gli standard industriali (soprattutto per ciò che riguarda assorbimento d'acqua, densità apparente e resistenza a flessione) e rientra nel campo di classificazione del grès porcellanato, il non bilanciato al 4% vi si avvicina molto (i dati di assorbimento d'acqua sono buoni, ma i valori di densità apparente sono leggermente più bassi del valore standard richiesto) mentre il non bilanciato ed il bilanciato all'8%, nonostante si avvicinino ai dati richiesti, non rispettano a pieno i valori standard industriali. I risultati del lavoro mostrano che, nonostante l’alta percentuale di carbonato, gli scarti oggetto di questa tesi possono essere utilizzati come materia prima seconda nella produzione di grès porcellanato.
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