Riassunto analitico
Negli ultimi decenni la difesa chimica ha mostrato diversi aspetti negativi, quali: rischi per la salute umana, rischi per l’entomofauna utile, inquinamento dell’ambiente, sviluppo di resistenze e pericolo di residui nei prodotti agroalimentari. Da qui nasce la necessità di trovare nuove strategie alternative ai prodotti fitosanitari di sintesi che siano più rispettosi dell’ambiente e sicuri per l’uomo e allo stesso tempo efficaci. La nuova frontiera per la difesa contro i fitopatogeni è rappresentata dall’utilizzo di biopesticidi, fra cui gli agenti microbici di biocontrollo. In questa tesi viene riportata la sperimentazione di una prova GEP (Good Experimental Practice) svolta presso un centro di saggio per la valutazione di un prodotto sperimentale a base di Bacillus subtilis (ceppo IAB/BS03). Nello specifico la prova ha riguardato la valutazione di questo biofungicida nel controllo di Botrytis cinerea su vite e il suo possibile effetto sulla qualità dell’uva. Durante questa sperimentazione, condotta nella stagione 2023 presso un vigneto locato nel comune di Sona in provincia Verona, si sono confrontate le performance del prodotto sperimentale con un prodotto commerciale e registrato a base di Cerevisane. Per l’indagine dei caratteri qualitativi dell’uva, sono stati analizzati i seguenti valori: grado Brix, contenuto di zuccheri totale, acidità totale e pH. Per la valutazione dell’efficacia nel controllo di B. cinerea sono invece stati valutati incidenza e severità della malattia sui grappoli in prossimità della vendemmia durante l’annata 2023. I risultati sono stati molto promettenti per quanto riguarda il controllo della botrite da parte di Bacillus subtilis ceppo IAB/BS03 su vite, offrendo una protezione migliore del prodotto commerciale testato come riferimento-controllo. Per l’aspetto qualitativo dell’uva invece, non sono state evidenziate differenze significative tra le tesi, ciò fa pensare che il prodotto sperimentale non possa essere in grado di migliorare i principali indicatori di qualità. In conclusione, Bacillus subtilis ceppo IAB/BS03 si è dimostrato un valido strumento per il contenimento di B. cinerea per il suo possibile impiego sia in lotta integrata che biologica, con applicazioni possibili fino in prossimità della raccolta, rispondendo ai requisiti di maggior sostenibilità e sicurezza ambientale, nel rispetto delle nuove strategie Farm to Fork connesse anche alla mitigazione dei cambiamenti ambientali. Tuttavia, ulteriori prove si rendono necessarie al fine di conoscere meglio le relazioni che intercorrono tra pianta e microrganismo oltre che testare il suo comportamento in differenti condizioni agro-pedoclimatiche.
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