Riassunto analitico
Lo scenario politico degli ultimi cinquant’anni, segnato prima dalla crisi economica e poi dallo sviluppo della globalizzazione, ha visto un graduale passaggio dalla democrazia dei partiti e dai partiti di massa novecenteschi a forme di organizzazione in cui diventa centrale la politica della leadership.
Il presente elaborato si propone, attraverso l'analisi e il confronto di diverse opinioni storiografiche, di ricostruire le condizioni politiche, economiche e sociali che conducono all’inchiesta di Mani Pulite, all’implosione del sistema politico italiano, all'emersione di tendenze populiste e all'evoluzione della politica della leadership, con il riferimento alle figure di Bettino Craxi, Silvio Berlusconi, Beppe Grillo.
L'obiettivo principale è indagare se dietro all’affermazione della politica della leadership si celi una profonda crisi della rappresentanza del sistema democratico, se tale modello politico sia a tutti gli effetti una cura a tale crisi e ne permetta il superamento, oppure si limiti a sostituire temporaneamente il vuoto recato sulla scena politica dallo sfaldamento dei partiti di integrazione di massa novecenteschi.
Infine, tali riflessioni sulla politica della leadership saranno accompagnate da un’analisi del populismo volta a comprendere se i populisti, pur essendo spesso accusati di costituire disagio e di essere causa della malattia della democrazia, siano in realtà la manifestazione stessa di un problema democratico. Nello specifico occorre domandarsi se a fronte di uno scenario politico contrassegnato dalla presenza di forme di “oligarchia” e potentati economici, l’appello al “ritorno al popolo” e al recupero di un ruolo diretto ed immediato dei cittadini sia il sintomo di un popolo che non si sente più rappresentato e, dunque, di una profonda crisi della democrazia rappresentativa.
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