Riassunto analitico
Protagonista di questa tesi è Alice Hallgarten, la ricostruzione della sua vita compiuta nei primi capitoli è utile per capire la personalità e lo spirito della baronessa che ha apportato a Città di Castello, dove si è trasferita con il marito Leopoldo Franchetti, delle importantissime innovazioni. Alice che è una donna moderna, cosmopolita, straordinariamente intelligente e devota all' altro si dedica fin da giovane alla beneficenza, che come imparato dalle esperienze dei suoi stretti familiari, è una forma di beneficenza molto diversa da quella meramente economica. Questo lavoro di ricerca si concentra infatti sulle opere compiute da Alice che mossa dalla sua personale visione della filantropia progetta e realizza uno strumento per l' emancipazione femminile, un' azienda; Tela Umbra, in un momento storico in cui la condizione delle donne è tutt' altro che rosea, l' azienda nasce come soluzione ad una situazione di indigenza di cui erano vittime specialmente le donne delle campagne della cittadina umbra, ad essere peculiare non è soltanto Tela Umbra di per sé, ma anche il modo in cui il progetto vede la luce, è la stessa Alice che indagando sulle capacità già possedute dalle donne della zona mentre è impegnata a rispondere a richieste di aiuto economico che si rende conto dell' abilità nel tessere posseduta per tradizione nella zona e grazie al suo capitale crea una struttura non dotata soltanto di telai per consentire alle operaie di lavorare, ma, ed è qui il punto principale un luogo dove era possibile per esse portare i propri figli sul luogo di lavoro, un asilo aziendale, il tutto per permettere alle donne di conciliare i tempi dedicati al lavoro e quelli dedicati invece alla cura dei figli, una possibilità che non era riservata solo alle madri di figli già in età d' asilo (peraltro il primo tipo di nido aziendale basato sul metodo Montessori-Hallgarten) , ma era rivolta anche a chi aveva dato alla luce un figlio da poco, affianco ai telai infatti Alice aveva fatto apporre delle culle da lei fatte appositamente costruire. Questo lavoro si concentra dunque, sulle politiche attive di welfare ideate e successivamente adottate dalla giovane Hallgarten, strumenti che erano quasi impensabili per l' epoca e per la condizione di disagio economico e sociale in cui la regione Umbria si trovava. Grazie al posto di lavoro ottenuto le donne non soltanto erano in grado di conservare intatto il loro ruolo all' interno del nucleo familiare, godevano di un orario flessibile ed ottenevano indipendenza, uno stipendio accompagnato da premi aziendali, un luogo di crescita professionale dove il ruolo delle donne era vitale anche nelle posizioni di dirigenza. Raccontando quanto realizzato da Alice che propone un modello di sviluppo umano improntato sull' approccio alle capacità, quasi un secolo prima che se ne faccia una teoria, passando attraverso casi simili e all' esperienza di chi come lei ha fatto parte di un' associazione di imprenditoria femminile creatasi nel 1903, si arriva a casi attuali e a suggerimenti di politiche volte a permettere un miglioramento della situazione attuale tramite gli insegnamenti appresi dall’esperienza di Alice.
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