Riassunto analitico
L’intento della tesi, a fronte della istituzione della figura del navigator in attuazione del reddito di cittadinanza e delle tappe di evoluzione della nuova figura professionale, è quello di delineare i compiti e le funzioni del navigator attraverso la ricostruzione del relativo quadro legale e contrattuale, con l'obiettivo di individuare il profilo professionale della nuova figura in attuazione della condizionalità prevista dal decreto n.4/2019, utilizzando il metodo dell'intervista agli attori coinvolti in una indagine sul campo. Il primo capitolo si occupa della istituzione della figura del navigator, partendo dalle origini, quindi dal modello Mississippi a cui si ispira e dall’introduzione di questa figura in funzione del Reddito di cittadinanza per mezzo della legge di conversione del decreto-legge n.4/2019, la Conferenza Stato-regioni e le Convenzioni bilaterali tra Stato e Regioni. Il secondo capitolo riflette sulla fase di attuazione del nuovo modello, quindi partendo dal concorso indetto da ANPAL, cerca di delineare il profilo medio del navigator e di conseguenza, i compiti e le funzioni, le modalità di formazione e l’eventuale differenza con i comuni operatori di un Centro per l’impiego. In questa sezione sono presenti i risultati della indagine svolta da chi scrive. Lo stesso capitolo si propone di ricostruire il quadro contrattuale del navigator, concentrandosi su aspetti come l’autonomia organizzativa. Il terzo capitolo pone in discussione alcuni profili critici, senza la pretesa di dare delle risposte, rispetto a: la effettiva professionalità ed esperienza delle nuove figure; ciò che sarebbe servito ma che non è stato considerato nella fase di attuazione del modello, a partire dalla genesi del profilo dalla Sociologia delle professioni e dai Repertori degli standard internazionali; dubbi sulla natura dei navigator come figure centrali per il futuro a fronte della più probabile ridefinizione e sistematizzazione del profilo professionale dell’operatore dei Centri per l’impiego; la considerazione di eventuali alternative a questo modello per rispondere alle esigenze del mercato di lavoro. Il lavoro si conclude poi con un quarto capitolo dedicato alle riflessioni conclusive sulla tematica trattata.
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