Riassunto analitico
Tra le varie e differenti forme di sfruttamento e maltrattamento delle quali l’infanzia può essere vittima, il presente lavoro di ricerca vuole investigare lo sfruttamento del lavoro minorile, che è uno dei temi più complessi e controversi del mondo dello sviluppo; si è scelto di affrontare il tema oggetto di studio prendendolo in considerazione nella sua natura più complessa e multidisciplinare e analizzandolo in una costante dialettica tra i fattori influenti, strettamente interconnessi gli uni con gli altri. Considerare il lavoro minorile come un fenomeno multidimensionale significa, anzitutto, rinunciare ad affrontarlo e a risolverlo unicamente con le categorie proprie del diritto del lavoro; per quanto il tema coinvolga in prima battuta lo studio giuslavorista, questo lavoro di tesi vuole affrontare il tema anche con le categorie proprie del diritto minorile e quelle elaborate dalla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989 e, tra queste, il superiore interesse del minore. Prendendo sul serio la multidimensionalità con cui verrà analizzato il fenomeno, questo lavoro di ricerca ha l’ambizione di portare il ragionamento oltre la sfera di ciò che è strettamente giuridico, così da indagare anche quel complesso di condizioni che sono psicologiche, culturali, sociali ed anche filosofiche, che incidono sul sistema. Quanto all’impostazione del lavoro, il primo capitolo è dedicato ai tratti generali del fenomeno dello sfruttamento del lavoro minorile, a partire dalla sua definizione, e dagli elementi che contribuiscono a renderlo multidimensionale; particolare attenzione è poi rivolta al profilo dei soggetti coinvolti nel fenomeno: il minore, analizzato attraverso l’approccio dei diritti umani, e i soggetti istituzionali competenti. Il secondo capitolo pone invece l’attenzione sull’analisi della normativa, statale e internazionale, che si occupa del fenomeno; in particolare ci si è soffermati sulla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989 e sull’approccio generale che tale Convenzione propone. Accanto alla normativa, è stata poi analizzata la giurisprudenza. Il terzo capitolo è dedicato agli scenari attuali e alle nuove sfide che una disciplina dello sfruttamento del lavoro minorile deve necessariamente prendere in considerazione. Dal punto di vista soggettivo, una sezione autonoma è stata dedicata alla categoria generale dei minori stranieri non accompagnati, destinata a rimanere una delle sfide più impegnative per il sistema dei servizi e della giustizia minorile. Quella oggettiva, invece, fa riferimento a forme e a modalità con le quali il lavoro minorile si manifesta, operando trasformazioni giuridiche del fenomeno stesso connesse allo specifico scenario di violazione: il lavoro domestico, quello svolto nell’alveo dell’affidamento familiare, i minori “usati” come traduttori e ancora i minori coinvolti nel circuito penale. Il capitolo conclusivo, invece, propone una riflessione giuridica de iure condendo in ordine ad una possibile prospettiva di miglioramento del sistema generale, che disciplina lo sfruttamento del lavoro minorile; in questo senso sono state individuate alcune direttrici privilegiate nelle quali operare, anche dal punto di vista legislativo: la revisione del paradigma definitorio, la valorizzazione della partecipazione attiva del minore, la necessità di un approccio differente al fenomeno e di una nuova e maggiore implementazione della rete di protezione, anche attraverso la valorizzazione di nuove figure istituzionali.
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Abstract
Among the different forms of exploitation and mistreatment of which childhood can be a victim, this research work is intended to investigate child labour, which is one of the most complex and controversial issues in the world of development; I chose to address this subject matter by taking it into account its more complex and multidisciplinary nature and analysing it in a constant dialectic between the influential factors, closely interconnected with each other.
Considering child labour as a multidimensional phenomenon means first and foremost giving up addressing and solving it solely with the categories of labour law; although the theme involves labour law first, this thesis also seeks to address the theme of juvenile law and those developed by the UN Convention on the Rights of the Child of 1989 and, among them in particular, the child's interest.
Taking into account the multidimensionality with which this phenomenon will be analysed, this research work has the aim to bring reasoning beyond the sphere of what is strictly legal, so that it also investigates the complexity of conditions that are psychological, cultural, social and even philosophical, that affect the system.
With regard to this work setting, the first chapter is devoted to the general aspects of the phenomenon of child labour, starting with its definition, and the elements that contribute to making it multidimensional; particular attention is then given to profiles of the subjects involved in the phenomenon: the child, analysed through the human rights approach, and institutional subjects.
The second chapter instead focuses on the analysis of state and international legislation dealing with the phenomenon; in particular, the UN Convention on the Rights of the Child of 1989 and the general approach proposed by the Convention. Alongside legislation, the case law was then analysed.
The third chapter is devoted to the current scenarios and to the new challenges that legal regulations of child labour must necessarily take into account. From a subjective point of view, an autonomous section has been devoted to the general category of unaccompanied foreign minors, destined to remain one of the most difficult challenges for child services and the justice system.
The objective, on the other hand, refers to the forms and ways in which child labour is manifested, operating legal transformations of the phenomenon itself related to the specific scenario of violation: domestic work, child labour carried out in foster care, minors “being used” as translators and even minors involved in criminal activity.
The final chapter, thus, proposes a legal reflection on the possible improvement of the general system for the exploitation of child labour; in this sense, a number of privileged guidelines have been identified, also from the legislative point of view: the revision of the definitive paradigm, the enhancement of the active participation of the child, the need for a different approach to the phenomenon and a new and greater implementation of the protection network, also through the enhancement of new institutional figures.
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