Riassunto analitico
L’elaborato è stato creato con lo scopo di descrivere uno strumento di controllo di gestione, che da diversi anni sta riscuotendo un apprezzabile successo tra gli esperti. La Balance Scorecard (sviluppata da Robert Kaplan e David Norton) è una metodologia che viene utilizzata per chiarire e tradurre la visione e la strategia aziendale, collegare fra loro gli obiettivi e le misure strategiche, pianificare e fissare obiettivi, allineare le strategie, potenziare il feedback e l’apprendimento strategico. Si tratta quindi di una struttura che adotta una serie di misure di performance o key performances indicators (KPI), che non comprende solo indicatori economici-finanziari, ma anche misure che rappresentano globalmente tutte le aree dell’impresa. La necessità di spingersi all’utilizzo di questo strumento è da far risalire al fatto che molto spesso i manager sono portati a dirigere tutti i loro sforzi verso performance aziendali legate prevalentemente ad aspetti economici. Utilizzando però solo questo tipo di misure non si riesce a comprendere come la spesa per la creazione di nuovi prodotti, il miglioramento dei procedimenti, il potenziamento delle risorse umane e delle tecnologie possano in realtà creare un circolo virtuoso che ovviamente porta ad alimentare positivamente anche gli aspetti meramente finanziari. La prospettiva economico-finanziaria ovviamente rimane tra le prime e fondamentali nella trattazione. Gli obiettivi rincorsi in quest’area sono legati alla redditività dell’area caratteristica, alla redditività del capitale investito, all’incremento delle vendite. La prospettiva dei clienti ha come obiettivo quello di verificare la soddisfazione e la fidelizzazione del cliente, l’acquisizione di clienti nuovi e la loro redditività. La prospettiva interna riguarda l’individuazione di quei processi considerati cruciali per l’organizzazione, rivolti principalmente a temi che toccano la soddisfazione massima del cliente, ma anche al conseguimento di obiettivi economici. La quarta prospettiva dell’apprendimento e della crescita è quella che più guarda al futuro, a differenza delle precedenti che sono più incentrate al breve periodo. In questa prospettiva si viene a delineare quello che l’organizzazione deve svolgere per ottenere una crescita interna nel lungo periodo. Tale strumento è stato applicato alla società di consulenza High Performance Engineering S.r.l. HPE è una Consulting Engineering sita a Modena, che opera in ambito Internazionale principalmente nei seguenti settori: Motorsport, Automotive, Difesa e Macchine Automatiche. L’azienda grazie a più di 50 Ingegneri è in grado di supportare i propri clienti dalle fase di Concept Desing sino alla prototipazione/industrializzazione di un prodotto avvalendosi delle più moderne tecnologie e strumenti informatici. L’ufficio tecnico è suddiviso in 3 macro aree: • Progettazione (principalmente ProEngineer) • Simulazione Strutturale e Dinamica (Ansys, Excite, GT-Suite…) • Simulazione Fluidodinamica (CD-Adapco Star-CCM+) Tali aree collaborando tra loro, sono in grado di validare virtualmente il prodotto prima di produrne il primo prototipo, questo grazie anche al supporto di un Cluster di calcolo di ultima generazione.
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