Riassunto analitico
La chemioterapia perioperatoria, in abbinamento alla chirurgia, rappresenta la terapia standard per il tumore gastrico localmente avanzato. Tuttavia, tale regime terapeutico non è efficace per tutti i pazienti, dato che solo circa il 30% di questi presenta una buona risposta. L’obiettivo dello studio è stato quello di definire se l’analisi del DNA tumorale circolante isolato da plasma possa aiutare a predire e monitorare la risposta alla terapia e dare informazioni sulla prognosi del paziente. I campioni plasmatici pre- e post-terapia sono stati raccolti da 19 pazienti arruolati prospetticamente all’interno dello studio GRAMMY. I pazienti sono stati classificati come responsivi e non responsivi sulla base della risposta patologica e in due gruppi con diversa prognosi, in base al verificarsi di una ricaduta o progressione di malattia oppure no. Mutazioni patogeniche, simil-patogeniche o di significato incerto a livello di DNA tumorale circolante sono state individuate nei campioni pre- o post-terapia, o in entrambi. Tali mutazioni riguardavano più frequentemente i geni TP53, DNMT3A, RNF43, NTRK1, PAX5, APC, TET2 e ATM. Tra tutte le regioni per le quali è stato analizzato lo stato di metilazione, per alcune è stata osservata una associazione con la risposta alla terapia o con la prognosi del paziente. In particolare nei campioni post-terapia dei pazienti non responsivi la regione a 7 Mbp prima del sito di inizio trascrizione del gene HOXA11 è risultata significativamente più metilata rispetto a quanto riscontrato nei pazienti responsivi. La stessa regione è risultata maggiormente metilata anche nei pazienti che sono andati incontro a progressione rispetto a quelli che non hanno avuto progressione o ricaduta di malattia, sia nei campioni raccolti prima che dopo la chemioterapia neoadiuvante. I parametri di frazione tumorale e indice di metilazione, rappresentativi del contenuto tumorale rilasciato in circolo, sono risultati fortemente correlati tra loro. Per entrambi si è osservata una diminuzione significativa tra pre- e post-terapia nel gruppo dei pazienti responsivi, mentre ciò non si è verificato nei pazienti non responsivi. Inoltre, l’indice di metilazione nei campioni post-terapia è risultato significativamente associato alla risposta. Le analisi dei profili genetici ed epigenetici della biopsia liquida potrebbero essere uno strumento utile e non invasivo per monitorare la risposta al trattamento neoadiuvante e valutare la prognosi dei pazienti con tumore gastrico localmente avanzato.
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