Riassunto analitico
Giornali, riviste e pubblicità hanno da sempre influenzato l’immaginario collettivo, orientando scelte, modi di pensare, abbigliamento e a volte anche comportamenti del pubblico. Da questa riflessione prende corpo l’elaborato che cerca di capire quale sia il modo che potremmo definire “più sano” di influenzare la popolazione che, bombardata da pubblicità di ogni tipo, a volte si immedesima nel personaggio proposto, altre volte si trova disorientata. Dove, leader nella produzione di prodotti soprattutto per donne, primo tra i tanti, ha cercato di inserire nell’immaginario collettivo, abituato a donne perfette, figure femminili più vicine alla quotidiana normalità e l’effetto sortito è stato precisamente quello voluto: boom di interesse e conseguentemente di richieste. Missione sincera o marketing ingegnoso? Con il presente lavoro, strutturato in 3 capitoli, al fine di dare risposta a tale quesito, si analizzerà anzitutto il linguaggio pubblicitario e come esso sia cambiato negli anni; si entrerà poi, con il secondo capitolo, nel vivo della trattazione con una disamina della rappresentazione femminile: gli stereotipi femminili proposti dai media e lo “scandalo” Pandora, che con una pubblicità probabilmente fraintesa, cristallizzava la donna in ruoli ben precisi. Infine nel terzo capitolo si chiuderà il quadro con l’analisi della pubblicità Dove, contrapposta a quella della pubblicità Axe: un’applicazione della teoria al caso pratico. Nel ripercorrere l’iter storico della concezione della donna all’interno della pubblicità, ampi sono stati gli spazi per l’interpretazione; non si ha la pretesa, dunque, di offrire verità assolute e soluzioni che non ammettono il loro contrario, siha però l’ambizione di dare al lettore gli strumenti necessari, non solo per condividere le scelte interpretative, ma anche per approfondirle e per crearne un momento di riflessione.
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