Riassunto analitico
Le società partecipate dagli enti locali sono al centro di molti dibattiti e oggetto di numerose riforme. Il tema del controllo di tali società ha acquisito un interesse sempre maggiore negli anni; infatti, in alcuni casi, il fine della loro creazione si è rivelato non in linea con l’interesse pubblico: le società partecipate sono state, spesso, fonte di sprechi e corruzione. Per tale motivo è diffusa l’esigenza di una maggiore trasparenza da parte di queste società. Di recente, la disciplina è stata oggetto di un riordino attraverso il decreto legislativo n.175 del 2016 definito “Testo unico delle società partecipate”, emanato in attuazione della legge delega n.124/2015. Il Testo Unico propone la riduzione delle società e l’individuazione dei criteri qualitativi e quantitativi per una loro razionalizzazione. Ogni società deve garantire e assicurare maggiore trasparenza e migliore qualità nella rendicontazione del proprio operato. La garanzia della trasparenza è necessaria sia per l’ente locale (in questo caso il Comune) nella sua figura da un lato di “proprietario” e dall'altra di “committente”, sia per i cittadini. Il presente lavoro propone nella sua parte teorica lo studio delle società partecipate (in tale definizione sono incluse le società a controllo pubblico, le società partecipate direttamente ed indirettamente da amministrazioni pubbliche o da società a controllo pubblico, società in house e quotate) e le normative che si sono susseguite nel tempo, la nozione di servizio pubblico, e la disciplina della trasparenza sia nella pubblica amministrazione a livello macro, che nelle società partecipate a livello micro. Nella parte empirica dell’elaborato, invece, viene proposto un indice per la valutazione della trasparenza delle società partecipate dagli enti locali. Il campione analizzato è costituito da 95 società partecipate dei comuni capoluoghi dell’Emilia-Romagna. Per la costruzione dell’indice vengono utilizzate 5 variabili: pubblicazione, chiarezza del contenuto, aggiornamento, formato e modalità di diffusione, e 12 elementi. I risultati ottenuti sono utilizzati per valutare il livello di trasparenza del campione selezionato e fare dei confronti in termini di macro aree e settori di attività.
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