Riassunto analitico
La crisi economica del 2008 ha causato una grave “stretta di credito” (“credit crunch”) che ha colpito gran parte delle imprese italiane, in particolare le PMI, rendendo molto difficile reperire finanziamenti. In questi anni le imprese italiane hanno faticato a rimborsare prestiti a causa della contrazione dell’attività economica, è perciò aumentato il numero di crediti deteriorati, ossia quei crediti per i quali la riscossione è incerta sia in termini di rispetto della scadenza, sia di ammontare dell’esposizione, di conseguenza è aumentato il rischio per le banche, che hanno ridotto l’offerta e ne hanno aumentato il prezzo, in questo modo l’offerta di credito risulta sempre minore e più costosa. Anche la domanda di credito è notevolmente diminuita riflettendo la contrazione della domanda di impieghi, sono infatti diminuiti moltissimo gli investimenti da parte delle imprese, che non se la sentono di assumere rischi: i finanziamenti richiesti sono principalmente finalizzati a fabbisogno corrente e ristrutturazione aziendale. Anche il calo di fiducia da parte di famiglie ed imprese ha contribuito a ridurre la domanda di credito ed ha influenzato i comportamenti di spesa. L’attuale congiuntura finanziaria deve quindi stimolare e spingere banche ed imprese a superare questa complicata situazione: banche ed altri enti, offrendo canali e servizi alternativi, possono finanziare le imprese solide e con buone prospettive di crescita, sostenendo in questo modo i propri ricavi e mantenendo il controllo del rischio. Tra gli strumenti alternativi che possono assumere un ruolo di rilievo è importante innanzitutto il nuovo mercato dei mini bond, ovvero strumenti finanziari obbligazionari che le imprese possono emettere per finanziarsi. Il Decreto Sviluppo ne ha posto le basi normative ed è attivo il nuovo segmento di borsa ExtraMot PRO dedicato alla quotazione di obbligazioni, cambiali e strumenti partecipativi. Un ruolo fondamentale è poi svolto dalla Cassa Depositi e Prestiti attraverso un plafond di risorse per favorire l’accesso al credito delle PMI ed un fondo equity che ha lo scopo di generare nel medio termine una fascia più ampia di aziende di media dimensione per renderle più competitive sui mercati internazionali. Anche il Fondo Centrale di Garanzia ha apportato, a partire dal 2009, rilevanti modifiche, come l’aumento dell’importo massimo garantito, per assicurare un accesso al credito più ampio da parte delle PMI. Un altro ruolo importante è quello ricoperto dal sistema bancario ombra, sia attraverso i credit funds, sia attraverso i fondi comuni monetari; i primi sono ancora poco diffusi in Italia perché manca il quadro normativo adeguato, i secondi invece sono già un’importante fonte di finanziamento a breve termine e grazie alla comunicazione della Commissione Europea sono stati resi ancora più adeguati alla stretta di credito. Infine l’ultimo strumento di finanziamento alternativo è rappresentato dal crowdfunding, ovvero il finanziamento via internet da parte di una moltitudine di investitori.
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