Riassunto analitico
Nel contesto turistico attuale diviene indispensabile adottare un'ottica di competizione tra destinazioni, implementando una strategia di marketing turistico-territoriale. Oggi per un territorio competitività significa coinvolgere differenti soggetti in un'unica strategia coordinata e sinergica, per il raggiungimento di determinati obiettivi. Il marketing territoriale è sostanzialmente la messa a sistema di quei fattori che risultano determinanti per il funzionamento di una destinazione. Una strategia di questo tipo deve prendere in considerazione una moltitudine di attori, dai turisti ai residenti, perseguendo uno degli obiettivi chiave del marketing territoriale, cioè la creazione e lo sviluppo del capitale relazionale. Il Destination Management infatti, si occupa della gestione del territorio in un'ottica sistemica, sviluppando una visione il più possibile condivisa tra gli stakeholders. Perciò, l'organizzazione che ha il compito di gestire in chiave turistica e territoriale una destinazione, la Destination Management Organization, deve da una parte definire le linee strategiche da perseguire, dall'altra coinvolgere anche gli attori locali nella realizzazione del progetto. La Destination Management Organization, se intende implementare un progetto di Destination Marketing focalizzato sull'ottica sistemica, non può trascurare i bisogni dei residenti, il cui coinvolgimento costituisce un vero e proprio punto di forza: senza una visione condivisa, senza infondere appartenenza e partecipazione, diversi attori possono concorrere al processo di marketing territoriale incorrendo in rapporti conflittuali che possono ledere il progetto strategico di fondo. All'interno del marketing mix territoriale, le persone sono considerate la quinta P. In quest'ottica si inseriscono i concetti di Customer Relationship Management, incentrato sull'individuo, e di community participation, secondo il quale sono proprio gli attori locali, attraverso un approccio bottom-up che segue una logica partecipativa, a definire l'identità della destinazione e le sue linee di offerta. Una realtà consapevole dell'importanza di un disegno strategico e sistemico per la gestione turistica del territorio è quella del Trentino. La regione, infatti, attraverso le azioni di Trentino Sviluppo S.p.A., attua una strategia di marketing turistico-territoriale consapevole dell'importanza del coinvolgimento dei molteplici stakeholders all'interno della destinazione, coordinandone le attività e stimolandone la cooperazione. Perchè ciò avvenga, la DMO in questione è consapevole innanzitutto di dover acquisire la legittimazione da parte degli attori rappresentati, attraverso procedure di ascolto, dimostrando inoltre di possedere una visione strategica condivisibile; di dover possedere le capacità per gestire le relazioni sia cooperative che competitive fra gli attori coinvolti, stimolando e facilitando lo sviluppo di sistemi di offerta territoriali; infine, di riuscire a conseguire risultati di mercato significativi e dimostrabili, in termini di sviluppo economico e sociale del territorio nel suo complesso e dei singoli attori coinvolti. Pertanto, la struttura di coordinamento territoriale trentina si caratterizza per una logica bottom-up, che si riferisce alla nascita dei progetti di sviluppo territoriale partendo dagli stimoli presenti sul territorio ed avvertiti come importanti da parte della popolazione e, più in generale, dagli attori che presidiano la provincia. Alla luce di questa analisi, il caso del Trentino dimostra in maniera concreta che una strategia di Destination Management, in grado si considerare anche l'importanza ed il ruolo della community participation, è realizzabile.
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