Riassunto analitico
ABSTRACT Introduzione: l’invecchiamento determina un declino progressivo fisiologico che causa un peggioramento della prestazione negli sport di endurance come il ciclismo. Questo studio analizza le differenze tra ciclisti giovani e anziani, in test di ciclismo indoor su un percorso di breve durata e un percorso più lungo. Metodi: abbiamo testato 25 ciclisti allenati, suddivisi in due gruppi di età: giovani (23-30) master (58-69 anni). Inizialmente i soggetti hanno fatto un test per valutare la composizione corporea e poi sono stati sottoposti ad un test incrementale con metabolimetro. Per analizzare le performance, successivamente i soggetti hanno eseguito due test su un percorso simulato in ambiente indoor. La prima prova prevedeva un percorso di 12km mentre la seconda prova più esigente prevedeva una distanza di 85km. Risultati: i risultati ottenuti riportano che i ciclisti giovani hanno i valori massimali come VO2 max e FC max più alti rispetto al gruppo master. Anche i risultati ottenuti dai time trial riportano una migliore performance dei giovani, sia sulla potenza espressa che sul tempo impiegato. L’unico risultato a favore del gruppo master è stata l’efficienza. Questa è stata analizzata durante il test incrementale, a potenza costante di 100w e 150w. Conclusioni: infine, abbiamo concluso che l’invecchiamento è causa della riduzione della prestazione di un atleta. I soggetti master risultano penalizzati quando si tratta di eseguire test dove risultano determinanti i parametri massimali a causa di un declino delle componenti centrali. Però nonostante l’invecchiamento le componenti periferiche rimangono alterate mostrano una migliore efficienza dei soggetti anziani.
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Abstract
ABSTRACT
Introduzione:
l’invecchiamento determina un declino progressivo fisiologico che causa un peggioramento della prestazione negli sport di endurance come il ciclismo.
Questo studio analizza le differenze tra ciclisti giovani e anziani, in test di ciclismo indoor su un percorso di breve durata e un percorso più lungo.
Metodi:
abbiamo testato 25 ciclisti allenati, suddivisi in due gruppi di età: giovani (23-30) master (58-69 anni).
Inizialmente i soggetti hanno fatto un test per valutare la composizione corporea e poi sono stati sottoposti ad un test incrementale con metabolimetro.
Per analizzare le performance, successivamente i soggetti hanno eseguito due test su un percorso simulato in ambiente indoor.
La prima prova prevedeva un percorso di 12km mentre la seconda prova più esigente prevedeva una distanza di 85km.
Risultati:
i risultati ottenuti riportano che i ciclisti giovani hanno i valori massimali come VO2 max e FC max più alti rispetto al gruppo master.
Anche i risultati ottenuti dai time trial riportano una migliore performance dei giovani, sia sulla potenza espressa che sul tempo impiegato.
L’unico risultato a favore del gruppo master è stata l’efficienza. Questa è stata analizzata durante il test incrementale, a potenza costante di 100w e 150w.
Conclusioni:
infine, abbiamo concluso che l’invecchiamento è causa della riduzione della prestazione di un atleta.
I soggetti master risultano penalizzati quando si tratta di eseguire test dove risultano determinanti i parametri massimali a causa di un declino delle componenti centrali. Però nonostante l’invecchiamento le componenti periferiche rimangono alterate mostrano una migliore efficienza dei soggetti anziani.
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