Riassunto analitico
La tesi mira a descrivere i fattori ESG e i relativi rischi, offrendo una panoramica del contesto storico e normativo attuale. Viene esaminato il ruolo che le banche centrali e nazionali svolgono nella transizione verso un’economia a zero emissioni, supportando i soggetti che assumono il ruolo di protagonisti nella sostenibilità ambientale. Inoltre, si analizza come l’integrazione dei principi ESG nei processi di concessione e monitoraggio dei prestiti sia cruciale. Una conferma di tale correlazione potrebbe incentivare lo sviluppo di politiche di allocazione degli asset orientate agli investimenti “verdi”. Tuttavia, senza procedimenti armonizzati per lo sviluppo di queste metriche, c’è la verosimile possibilità che la minore rischiosità di questo genere di investimenti non sia riconosciuta in modo adeguato. Nel contesto ESG, è importante evidenziare che, sebbene vi sia il desiderio di delegare al settore creditizio il compito di orientare il comportamento dei consumatori e aziende, tale responsabilità ricade principalmente sulle politiche nazionali e internazionali. Le banche, pur essendo protagoniste della transizione verso un futuro sostenibile, non possono assumere un ruolo di leadership in senso assoluto in questo contesto. All’interno dell’elaborato si offre una rassegna della letteratura scientifica attuale sulla relazione tra i rischi legati alla transizione climatica e performance bancaria, esaminando fattori come l’assunzione del rischio e la stabilità delle banche. Vista la portata globale del cambiamento climatico, le istituzioni creditizie sono attualmente al centro della politica di transizione, cercando di allineare i propri portafogli di investimenti e di clientela ai rischi fisici, di transizione e di reputazione. Come indicato negli scenari NGFS, una regolamentazione restrittiva e imprevista sulle emissioni di gas serra potrebbe causare una transizione disordinata, provocando uno shock negativo nell’offerta di beni. Eventi climatici estremi aumenterebbero i disastri naturali, comportando perdite economiche significative e destabilizzazione finanziaria, con conseguenze sulla volatilità dei prezzi dell’agricoltura e dell’energia e complicando il raggiungimento degli obiettivi inflazionistici delle banche centrali. Il rischio di transizione, in particolare, sta diventando sempre più prominente e implica effetti significativi per l’economia e la società in relazione alla transizione verso un’economia net zero. Sebbene la ricerca non abbia ancora chiarito completamente il rapporto tra rischio di transizione e performance bancaria, la presente tesi si ispira a degli studi asiatici che propongono una misurazione di questo rischio e ne valutano l’impatto sulla performance della banca. L’analisi empirica si fonda su dati disponibili sul sito dell’EBA, raccolti in occasione della pubblicazione annuale “Transparency Exercise”. La domanda di ricerca copre un periodo che va da settembre 2019 a giugno 2023, e presenta le variabili di quella che sarà una regressione panel a effetti fissi, dove ci si concentra come impatti l’esposizione delle banche europee al rischio di transizione climatica sulla loro performance. La presente tesi, dunque, si propone con l’obiettivo di colmare un gap geografico attualmente presente negli studi sull’esposizione bancaria al rischio climatico di transizione. Si dimostra empiricamente che, all’interno dell’orizzonte temporale considerato, la redditività risente negativamente dell’esposizione al rischio climatico di transizione, anche in area europea.
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