Riassunto analitico
Internet ha reso possibile l’adempimento dell’Articolo 19 della Dichiarazione Universale dei diritti umani il quale afferma che "Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”. Su Internet tutti, anche inconsapevolmente, inviano o ricevono informazioni, condividono idee e cambiano opinione. Internet ha, quindi, creato uno spazio sconfinato in cui i post contenenti opinioni, idee e informazioni, affidabili o meno che siano, possono raggiungere un numero illimitato di altre persone. Sebbene si possa pensare che Internet consenta un accesso diretto e incondizionato all'esercizio della libertà di parola, non si tratta di un diritto assoluto. Infatti, allo stesso modo in cui è protetto e tutelato a livello nazionale e internazionale, tale diritto è anche limitato da una combinazione di entità e meccanismi diversi.
Questa tesi si inserisce in tale contesto con l'obiettivo di interrogarsi sulla legittimità delle piattaforme digitali nella censura di contenuti no vax. Inoltre, mira a comprendere se il loro potere privato di limitare la libertà di espressione viene sfruttato come un mezzo per silenziare il dissenso, costituendo una violazione delle libertà individuali oppure, al contrario, rappresenta misura essenziale per combattere la disinformazione e poter creare spazi sicuri dove circolano informazioni affidabili e veritiere, senza intaccare così altri diritti costituzionali, di eguale importanza, quali il diritto alla personalità, alla salute, e molti altri.
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Abstract
The Internet made it possible to fulfil the Article 19 of the Universal Declaration which states that “Everyone has the right to freedom of opinion and expression; this right includes freedom to hold opinions without interference and to seek, receive and impart information and ideas through any media and regardless of frontiers” (Article 19 of the UDHR). On the Internet, everybody is, even unconsciously, sending or receiving information, sharing ideas and changing views. The internet has, therefore, created a boundless space where posts containing opinions, ideas and information, reliable or not, can reach an unlimited number of other indviduals. Although people may think that Internet allows a direct and unconditional access for people to exercise their freedom of speech, it is not an absolute right. Indeed, in the same way it is protected and safeguarded, it is also restricted by a combination of different entities and mechanisms.
This dissertation fits into this context with the aim of questioning the legitimacy of digital platforms in censoring no vax content. In addition, it aims to understand whether the private power of these platforms to restrict freedom of expression is exploited as a means of silencing dissent, constituting a violation of individual freedoms or, conversely, whether it is an essential measure to combat misinformation and create a safe virtual space where reliable and truthful information circulates, without thereby affecting other equally important constitutional rights, such as the right of personality, health, and many others.
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