Riassunto analitico
Al fine rispettare gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per contrastare i cambiamenti climatici, dovuti al sempre maggiore inquinamento ambientale generato dalle attività umane, nella presente tesi viene proposto un caso studio che ha lo scopo di simulare, tramite il software RECON, la realizzazione di gruppi di autoconsumatori individuali, autoconsumatori collettivi e comunità energetiche. Verrà valutata, quindi, la loro fattibilità – dal punto di vista energetico, economico e finanziario – in quanto ritenuti strumenti più adatti per favorire la transizione energetica verso un sistema sostenibile. Sono stati ipotizzati quattro scenari, ognuno in funzione della configurazione che si intendeva simulare: nel primo scenario un condominio NZEB con la configurazione di autoconsumo individuale; nel secondo scenario lo stesso condominio ma con la configurazione di autoconsumo collettivo; nel terzo scenario al condominio NZEB è stato affiancato un condominio non NZEB con la configurazione di comunità energetica; nel quarto scenario anziché un condominio è stata affiancata un’azienda energivora non NZEB, sempre con la configurazione di comunità energetica. Inoltre, per ogni scenario sono state realizzate cinque ipotesi: nella prima si ipotizza l’installazione di un impianto di produzione fotovoltaico da 12 kW sfruttando l’agevolazione del Superbonus 110%; nella seconda è stato considerato nuovamente l’impianto da 12 kW, ma sfruttando il bonus Ristrutturazioni Edilizie 50%; nella terza è stata aumentata la potenza dell’impianto a 20 kW con il Superbonus 110%; nella quarta è stata massimizzata la potenza a 200 kW cumulando entrambe le agevolazioni, Superbonus 110% e Ristrutturazioni Edilizie 50%; nella quinta sempre considerando un impianto da 200 kW ma senza agevolazioni. Dall’analisi effettuata sui dati a disposizione risulta che per le configurazioni di autoconsumo individuale ed autoconsumo collettivo siano più adatti gli impianti da 12-20 kW, sfruttando nel primo caso il Superbonus e nel secondo il bonus Ristrutturazioni Edilizie. Mentre, per quanto riguarda le comunità energetiche, l’impianto da 200 kW con le due agevolazioni cumulate risulta essere la scelta migliore, garantendo la massima riduzione di CO2 ottenibile ed elevati profitti generati dall’elevata quantità di energia condivisa.
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